Il Castello di San Michele a Cagliari

IL CASTELLO DI SAN MICHELE

QUANDO È STATO COSTRUITO?


Il castello di San Michele si trova su uno dei sette colli su cui sorge Cagliari, a 120 slm.

Molto probabilmente su quel colle i romani hanno costruito un tempio dedicato al dio Asclepio (Esculapio in greco), figlio di Apollo e dio della medicina.

Durante l’epoca bizantina, che ha segnato molto la Sardegna, il culto pagano per Asclepio fu sostituito da quello cristiano per san Michele, e infatti nella collina sorgono anche un monastero e una chiesa dedicati a quest’ultimo, oltre che un castello medioevale costruito tra il IX e il X secolo.

Ci sono diverse ipotesi riguardo la nascita del castello.

Secondo una fu costruito all’inizio dell’età dei giudicati (X secolo), con una sola torre. Poi sarebbe stato completato dai pisani.

Però c’è un’altra ipotesi, più ragionevole della prima, secondo cui il castello fu fondato nel XII secolo, poi fu ingrandito nel XIII con due torri. La terza torre sarebbe aragonese, costruita dopo che un importante generale aragonese di nome Berengario Carroz conquistò la Sardegna e prese possesso del colle e del castello. Secondo questa ipotesi, Berengario Carroz avrebbe trasformato in sua dimora (e abitazione della sua famiglia). Oggi il castello è un museo.

LA STRUTTURA

La struttura è di forma quadrangolare, con tre torri angolari (cioè agli angoli), due più antiche, a nord-est e sud-est, costruite con conci perfettamente squadrati, quella di sud- ovest eretta successivamente con tecnica più grossolana, più alta e senza base ‘a scarpa’ come le altre due. Sono collegate da pannelli murari, in quella occidentale si possono vedere le tracce della facciata romanica dell’oratorio di san Michele e si possono notare due ingressi affiancati, che fanno capire l’antica presenta di una chiesa a due navate su cui poi è stato costruito il castello.

Attorno un largo e profondo fossato, che ancora oggi si può attraversare con un ponte, forse aggiunto dai piemontesi.

Tutta la parte in pietra è realizzata in calcare preso dalle cave del colle di Bonaria.

di Giulia Buttau, 1ªScuola Secondaria di Primo Grado



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