“La vita e la bici hanno lo stesso
principio, devi continuare a pedalare per restare in equilibrio.”
“Ciao
Hissolt. Sono Viola, tua cugina dall’Italia. Oggi frugando in mezzo alle
vecchie foto, ho trovato anche questa. Tu forse non sai chi sono queste
persone, ma io sì. Lascia che ti parli un po’ di loro. Quello a sinistra è J-Ax
e quello a destra è Fedez, sono rapper italiani molto famosi. Sì, quella al
centro sono io, anche se tu sai benissimo che non mi sono mai piaciute le foto
in cui ci sono anch’io. Ma andiamo avanti.
Questo
giorno per me è stato uno dei più belli. Avevo la loro canzone preferita in
testa mentre trascorrevo il tempo nella mostruosa fila per andarli ad
incontrare. Sentivo, ogni volta che facevo un passo avanti, che il loro cuore
era più vicino al mio, più mi avvicinavo, più sentivo le voci e vedevo il flash
della fotocamera. Queste persone per me sono importanti, non solo perché sono
famose, sono rapper o sono ricchi… ma perché loro hanno fatto del loro
svantaggio un vantaggio! Vorrei anche io trasformare i miei svantaggi in
vantaggi. Loro hanno sofferto nella vita, hanno perso tutto, hanno rischiato
tutto…
J-ax,
era un piccolo nerd da piccolo, amava i fumetti, la televisione, i film e il
cinema… Odiava le persone, le cose che gli stavano attorno. Aveva passato una
vita da inferno, soppresso dai bulli, vita economica difficile… Si può essere
più infelici? Ma poi, un giorno, il suo spirito ribelle prese possesso della
sua anima e iniziò a dire tutto quello che pensava, iniziò a raccontare la sua
storia, di cui non voleva parlare a nessuno. Iniziò a fare il primo passo, iniziò
ad amare… Scusa se inizio la frase sempre con iniziò, ma è da un inizio che
comincia una storia. Tutti lo adoravano, lo amavano… Perché la sua voglia di
migliorarsi si stava diffondendo dappertutto.
Fedez,
invece, era il bambino ribelle, a cui non piaceva seguire le regole, esprimeva
la sua voglia di ribellarsi, da quando era piccolo, perché non usava mai il
ciuccio. Anche lui era vittima di bullismo, anche lui aveva sofferto, anche lui
era solo… Stava male, stavano tutti male a casa sua. Però la cosa più bella è
rialzarsi all’improvviso, non buttarsi mai giù anche se sai che la vittoria non
sarà tua, il destino è stato detto, ma mai scritto!
Tu
ti riconosci in questa situazione? Io sono una metà, di bene e di male. Un
giorno, il mondo sarà sotto il nostro controllo, dipenderà da noi. Un ciao da
una persona famosa, o un semplice cittadino, può cambiarti la vita.
Tocca
quasi a me in fila per scattare la foto, ancora una persona e sarò nel
palchetto per il firma copie. Finalmente è il mio turno. J-ax mi sorride e io
sorrido a lui. Fedez invece, sta zitto zitto, proprio come immaginavo. Gli
opposti si attraggono. J-ax, una persona piena di felicità, e Fedez, un ragazzo
più timido.
Scendo
dal palco salutando Ax e Fedez. E dico, forse troppo a voce alta, < Un
giorno lavorerò con te, Ax, lo giuro>
J-ax
si volta verso di me < Allora ci vediamo Zia. Sbrigati, però, che se no si
fa tardi.>
Esco
fuori senza giubbotto, anche se era Gennaio. Sento il vento che mi accarezza la
pelle e le parole di Ax mi rimangono impresse. Le sento riecheggiare nella mia
testa.
Mi
veniva solo una frase in mente, < Sarà che facciamo viaggi, ma è sognare che
ci rende saggi.>
Era
di una canzone di Ax, ma io la sento come un esempio di vita vissuta. Ma si sa,
d’altronde, una canzone è sempre un esempio di vita, una storia, un’amicizia. E
ogni volta che rivedo questa fotografia, mi viene da ridere, perché penso a me
impacciata, insicura di cosa volessi dire a J-ax e Fedez. Ma poi sento la voce
di J-ax, che mi ricorda che basta guardare fuori dalla Città di Carta in cui
viviamo, per assaporare, anche solo per un istante, la vita che ti attenderà un
giorno, che è sempre pronta per te. Basta avere il coraggio di fare il primo
passo.
E
già, la vita e la bici hanno lo stesso principio Hissolt, devi continuare a
pedalare per restare in equilibrio.
Un
abbraccio da Viola. Ti voglio bene, anche se cadremo nelle tenebre, riusciremo
ad accendere una luce nel buio.
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