venerdì 2 febbraio 2024

Un filo che unisce - a cura dell’insegnante Tamara Diana, Scuola dell’infanzia J. Gagarin

Un filo che unisce
Diario di esperienze di Continuità nido-infanzia

La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo, il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e rende più organico e consapevole il percorso educativo-didattico di ogni singolo alunno.


Il nostro istituto, nell’ottica della continuità, lavora costantemente per promuovere il dialogo e il confronto fra i diversi ordini di scuola, individuando strategie educative e organizzative comuni e condivise per sostenere alunni e famiglie in un passaggio delicato e fondamentale.

Al rientro delle vacanze di Natale, un filo rosso ha unito le due scuola dell’infanzia. “J. Gagarin” e “Maria Lai” ad alcuni Nidi del Comune di Sestu: “E. Loi”, ”Bim Bum Bam” e “Giamburrasca”.

Un’unione simbolica che ha permesso di dare risonanza a un legame che unisce e genera dialogo con la comunità locale e di creare le basi per costruire una reale “comunità educativa diffusa” attraverso il coinvolgimento di tutti i protagonisti.


Nei percorsi di continuità sono stati coinvolti gli alunni del nido in uscita e tutti gli alunni delle due scuole dell’infanzia in diverse attività con un comune denominatorel’albo illustrato

All'interno di ciascun contesto educativo i bambini hanno avuto la possibilità di ascoltare una storia, rielaborarla e proporla attraverso modalità diverse, per favorire la comunicazione e l’interazione tra i bambini.

Nei laboratori sono stati utilizzati vari materiali (carta, tempere a dita, colori…) e realizzati disegni e pitture per creare gli ambienti e le tappe significative di ogni storia. 

Il progetto, per la prima volta, ha visto protagonisti e non solo spettatori i genitori che accompagnavano i propri figli. Una scelta nata dall’esigenza e dal desiderio di far conoscere e mostrare alle famiglie le iniziative di continuità e accoglienza dei bambini in ingresso alla scuola dell’infanzia, rendendole sempre più partecipi del percorso educativo dei propri figli. Una novità molto apprezzata da tutti i genitori che, guidati dalle insegnanti “TUTOR” hanno avuto modo di conoscere gli ambienti fisici della scuola e comprendere più approfonditamente i percorsi attivati, di essere rassicurati su elementi di incertezza che necessitano di supporto e attenzione.


In sintesi, ecco le tappe più importanti e significative del progetto.

Nella prima fase le insegnanti e le educatrici interessate si sono incontrate per stabilire le modalità operative e il calendario delle attività e degli incontri.


Lunedì 15 gennaio 2024

I bambini cinquenni e quattrenni della sez. C hanno accolto i piccoli del Nido Comunale "E. Loi", accompagnandoli nel salone dove hanno trovato ad attenderli un pacco sorpresa con all’interno “Piccola Macchia”, un albo pieno di colore, magia e sorpresa. I “piccoli” e i “grandi” hanno ascoltato la storia, con attenzione e stupore per recarsi poi, insieme, in aula a dipingere Piccola Macchia e le sue amiche Piccole Forme in enormi fogli bianchi. 


È stato realizzato un coloratissimo cartellone, offerto in dono ai piccoli del nido in ricordo di una piacevolissima esperienza insieme a una bustina con all’interno tutto l’occorrente per realizzare Piccola Macchia e le sue amiche con mamma e papà. 


I bambini del nido hanno regalato alla scuola dell’infanzia una targa e un cartellone che racchiudono in poche righe il profondo significato del momento vissuto insieme, quasi a sancire l’inizio di un legame che non si spezzerà mai. 


In un secondo tempo i bambini hanno rielaborato oralmente e graficamente questo momento di  continuità.








16 gennaio

I bambini della sez. E hanno accolto i piccoli del Nido "Giamburrasca" accompagnandoli in aula per ascoltare la storia “Un Gioco”, un albo illustrato divertente dove linee dritte, curve e un semplice pallino giallo incoraggiano i bambini a giocare insieme e ogni piccolo lettore per magia diventa protagonista. Tutti i bambini hanno ascoltato il racconto con entusiasmo e realizzato dei cartelloni con infinite linee e coloratissimi pallini.

Dopo aver giocato con i colori è arrivato, per la gioia di tutti, il momento dello scambio dei doni: i bambini dell’infanzia hanno regalato ai piccoli del nido un sacchetto con dentro forme fustellate per giocare a casa e ricordare l’emozionante esperienza condivisa con i bambini più grandi e un saluto con un invito significativo: "Ehi! Dimmi, tornerai a giocare con me?".


I piccoli del nido hanno regalato alla scuola dell’infanzia un bellissimo albo illustrato “Il domatore di foglie” con un’affettuosa dedica per ricordare la calorosa accoglienza e le piacevolissime attività realizzate insieme… L’inizio di un’importante amicizia!


L’attività è stata poi rielaborata graficamente dai bambini, realizzando dei capolavori sul foglio e sui panel touch.






17 gennaio


I bambini treenni della sez. D hanno accolto i piccoli del nido “Bim Bum Bam” nella propria sezione dove sono stati catturati dall’ascolto della meravigliosa storia
 di “Guizzino”, un albo illustrato il cui personaggio principale è un coraggioso  pesciolino nero che insegna l’importanza dello stare insieme e uniti, per superare le difficoltà.  

Dopo aver ascoltato la storia con emozione i bambini, a piccoli gruppi, hanno realizzato tanti pesciolini rossi all’interno di una  grande sagoma di cartoncino a forma di pesce.


Un cartellone diventato, poi, dono dei bambini dell’infanzia ai piccoli ospiti del nido, insieme alle bandierine con un messaggio molto importante:”Uniti possiamo superare tutte le difficoltà”, per trasmettere ai bambini il senso dell’amicizia, 

la forza del gruppo e l’importanza dello stare insieme.


Anche i bambini treenni hanno rielaborato l’esperienza vissuta rivivendo le emozioni di una significativa giornata.


Le responsabili, le educatrici dei diversi nidi e le insegnanti hanno collaborato con entusiasmo ai diversi momenti di confronto e progettazione condivisi.









“Ci vuole un villaggio 
per far crescere un bambino”
Proverbio africano






a cura dell’insegnante Tamara Diana, Scuola dell’infanzia J. Gagarin





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