sabato 15 giugno 2024

Gigi Riva, Rombo di Tuono - di Gabriele Usala, 1ªE

Gigi Riva, Rombo di Tuono 

Una leggenda per il Cagliari e la Sardegna

Luigi Riva, detto anche Gigi o Rombo di Tuono, era un attaccante del Cagliari Calcio. Nato a Leggiuno, nella provincia di Varese, il 7 novembre 1944, inizia a giocare a calcio fin da piccolo e nel 1960 esordisce nella squadra giovanile Laveno Mombello passando nel 1962 al Legnano. Viene scelto nella prima squadra del Cagliari nel 1963 e ne ha vestito la maglia fino al 1977, facendo 208 goal in 377 partite. Gigi ha giocato in nazionale nel 1965 per finire poi nel 1974 segnando 35 reti in 42 partite giocate.

Con la nazionale vinse l’Europeo nel 1968 e con lui l’Italia arrivò secondo ai mondiali del 1970, mentre - sempre nel 1970 -  il Cagliari a conquistare l’unico suo scudetto. 

È considerato uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. Gigi è stato accolto nel Cagliari come squadra ma anche da tutti i sardi. Rifiutò di giocare a Torino nella Juventus e anche in altre ricche squadre, scegliendo di rimanere a Cagliari anche per vivere. Questo lo ha reso uno di noi sardi: infatti gli sono state dedicate anche due canzoni, una di Piero Marras e una di Claudia Aru. Capitava di vederlo in giro per le strade di Cagliari come se fosse una persona normale e non un grande campione da tutti amato. Infatti tutti lo salutavano dicendo “Ciao Gigi”. Esiste anche una scuola calcio a lui dedicata, la “Scuola Calcio Gigi Riva”. 

Gigi Riva per i sardi è un punto di riferimento, in particolare per chi vuole diventare calciatore. Per me è un idolo perché è una persona diversa da tutte, che mi fa avere emozioni. Quando il Cagliari vinse lo scudetto con Gigi Riva era la prima volta e si fecero grandi feste. Questa vittoria nessun sardo l’ha mai dimenticata e ancora se ne parla. Lo stadio dove giocava si chiama Amsicora e adesso vi si gioca a hockey su prato.

Gigi è morto il 22 gennaio 2024 a Cagliari. Al suo funerale hanno partecipato migliaia e migliaia di persone. Qualche mio amico ha addirittura saltato la scuola per andarci. Io ho provato tristezza e dolore per la sua morte. 

di Gabriele Usala, 1ªE

Foto di Josto Manca

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