sabato 15 giugno 2024

I social network - di Rodrigo Pili, 3ªG

I social network

Dalle app militari a quelle della vita quotidiana

Internet è nata alla fine degli anni '50, come applicazione militare ma negli ultimi decenni è entrata a far parte della vita quotidiana di tutti noi.

Basta una connessione, uno smartphone, un pc, ecc., per entrare in contatto con tutto il mondo attraverso l’utilizzo di piattaforme virtuali, quali Instagram, Facebook, Whatsapp solo per citare le più note. 

Molti giovani entrano in una sorta di mondo parallelo, che fornisce una seconda vita, che permette di comunicare con persone lontane chilometri e chilometri senza, magari, sapere nemmeno la loro giusta posizione.

E chi lo sa?, parlando con questa persona probabilmente sconosciuta, si può creare un bel rapporto, stretto come dei lacci di scarpe, legate dalle passioni in comune.

Tante persone con questa seconda vita ci lavorano, tra chi entra nel mondo del business, chi fa le recensioni e chi fa dei semplici video mediante un oggetto di uso ormai comune: lo smartphone.

Tra varie tipologie di video, tante sono comiche, create apposta per strappare una risata a diversi spettatori rinchiusi in una giornata “no”.

I social network fanno scoprire tantissime cose, e - perché no? - potrebbero far scoprire delle nuove passioni, o perfino ossessioni. Per non perdere nessuna notizia di questa nuova passione ci basta un semplice click per sapere tutto, un click che sostituisce eventuali anni di studio, anni passati dentro i libri e anche lavori veri e propri.

Ci sono tanti aspetti positivi, ma non dimenticatevi che tutto ha un lato buono e uno cattivo. 

La fiducia nei rapporti che si possono instaurare nella seconda vita non ha un sempre un riscontro nella passione della vita vera, nel contatto fisico, nella fiducia, nei sentimenti veri. L’amicizia vera e propria è come un siero che si inietta nel cuore e diffonde amore e fiducia.

Su Internet ci sono parecchi dati che ci dicono chi siamo in questo "secondo mondo", ma nel secondo mondo è pieno di ladri che come obiettivo hanno prendersi il possesso delle persone in forma digitale. Quando questo loro obiettivo viene raggiunto, diventa poi difficile fare un contro attacco.

Tra i vari problemi che derivano dalla vita vera, c’è anche il più banale e il più temibile, anche se tutti ne parlano. È come un "boss" finale di un videogioco degli anni '80, così temibile che quasi quasi ci rifiutiamo di combatterlo. E questo boss è il cyber bullismo stesso.

Con le sue mosse speciali può mandare alla deriva un povero ragazzo che non riesce a darsi pace, rendendolo sempre più debole.  

Quindi si può dire che i social network sono degli amici, ma solo fino a un certo punto.

di Rodrigo Pili, 3ªG

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