martedì 30 giugno 2020

Che Guevara, di Sameul Mocerino, Classe 3^B, Scuola secondaria di Primo grado


Ernesto Guevara de la Serna, più noto come Che Guevara o semplicemente il Che, è stato un rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico argentino. Guevara fu membro del Movimento del 26 Luglio, dopo il successo della rivoluzione assunse un ruolo nel governo secondo per importanza dopo Fidel Castro.
Nella prima metà del 1965 lasciò Cuba, per attuare la rivoluzione popolare in altri paesi, prima nell’ex Congo Belga, poi in Bolivia.
L’8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell’esercito boliviano, assistito da forze speciali statunitensi, costituite da agenti segreti della CIA a la Higuera provincia di Vallegrande.
Il giorno dopo venne ucciso nella scuola del villaggio. Il suo cadavere dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, fu sepolto in un luogo segreto e fu ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba.
Io penso che Il Che sia stato un personaggio amato un po' da tutti, ma anche odiato per il suo carattere prepotente e arrogante. Era un uomo dalle grandi capacità comunicative con chiunque, una persona caparbia, coerente, un vero combattente. Io penso che le sue idee siano giuste in quanto ha portato avanti una rivoluzione in molti paesi del mondo per liberare i popoli oppressi dal capitalismo delle grandi potenze.
Il Che era famoso anche per le sue celebri frasi, e quelle che condivido di più perché si avvicinano al mio pensiero sono:
«Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena vivere.» oppure «Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come quello degli occhi noi continueremo a lottare».
Penso che al mondo non ci sarà più un uomo così particolare e universale. Ancora oggi le sue vicende sono prese ad esempio dai giovani e dagli intellettuali. Anche se Il Che non esiste più «fisicamente», ci lascia in dono le sue inesauribili idee, i sentimenti e le virtù con cui ha vissuto nella sua breve vita.

Sameul Mocerino, Classe 3^B, Scuola secondaria di Primo grado

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