mercoledì 7 marzo 2018

Andiamo a teatro!, di Samuel Mocerino, Classe 1^B (Scuola secondaria di Primo grado)

L'appuntamento era nella sede della scuola alle 7:45. Gli alunni dovevano incontrarsi con il personale scolastico che poi li avrebbe accompagnati alla fermata del bus al Comune. Nell'attesa della corriera, i ragazzi si scambiavano opinioni e pareri, alcuni erano entusiasti perché volevano avere nuove informazioni sull'Odissea, lo spettacolo che avrebbero visto di lì a poco, alcuni erano annoiati, altri ancora, forse, andavano solo per saltare le ore di lezione... fatto sta che  tutti salirono sulla corriera e si recarono all'Auditorium Conservatorio di Musica di Cagliari.
Io raggiunsi la sede con la mia macchina e il mio registratorino portatile, con il quale avrei intervistato i ragazzi. Il teatro era già quasi pieno di persone, io entrai insieme alla classe 1^B e mi sedetti vicino ai compagni. Il teatro era un ambiente accogliente ed elegante, con  luci  soffuse  e un palco chiuso da un sipario bordeaux, le poltroncine rosse e  comode.
Prima che le luci si spegnessero, ebbi appena il tempo di chiedere al ragazzo che sedeva accanto a me che conoscenze avesse sull'Odissea: "Guarda, sapevo ben poco, ma quando la prof ci ha rivelato il titolo dell' opera io ho cercato qualche informazione su Internet. Dalle ricerche che ho fatto, so che l'Odissea di Massimiliano Dau è incentrato sul viaggio di Telèmaco alla ricerca del padre e il ritorno a Itaca di Odisseo" rispose. L'invito era arrivato grazie a Francesca Lepori, Presidente dell'Anton Film Distribuzione, e direttore organizzativo della compagnia ARTISFABRICA PRODUZIONI, sezione Teatro didattico, che ogni anno organizza una rassegna teatrale per le scuole.


La rappresentazione si apre con il combattimento tra Ulisse e due avversari che vogliono neutralizzarlo per essere liberi di corteggiare sua moglie. Per fortuna, Ulisse riesce a fuggire e a imbarcarsi con altri due compagni. Mentre Ulisse è in viaggio, gli dei gli consigliano di ritornare a Itaca. La breve interpretazione finisce con un balletto tra Ulisse e i suoi compagni di avventura.
Le luci si riaccendono ed è tutto un vociare di giovani. Accendo il mio registratorino portatile e intervisto i ragazzi. Scopro che quelli che erano partiti con un pregiudizio e temevano di annoiarsi, si sono ricreduti e hanno trovato lo spettacolo piacevole. Purtroppo, invece, chi era partito con troppe aspettative è rimasto deluso. A uno di loro ho chiesto il perché della sua delusione: "In base a quello che avevo trovato, facendo ricerche in Internet, mi sarei aspettato una rappresentazione di azione e avventura; invece, era un insieme di dialoghi che io ho trovato piatti e noiosi e che non ho compreso del tutto."
“Provo a spiegarti perché hai trovato l’opera noiosa: perché non hai compreso il significato del messaggio, che è questo: l’Odissea è il viaggio che ogni essere umano fa nella propria vita, è il poema che ci ha permesso di interrogarci sui percorsi che segnano il destino e di riflettere sulla condizione dell’uomo e la sua umanità, fatta di lati teneri e fragili, ma anche di imperfezioni. Se posso permettermi, Samuel, ti consiglio vivamente la lettura di questo poema. Se saprai andare oltre le parole, sarà un viaggio veramente avventuroso e pieno di azione, come volevi che fosse quando quando sei entrato a teatro".
Samuel sorride, mi ringrazia e se ne va. Il teatro si svuota e le luci si spengono.

Samuel Mocerino, Classe 1^B (Scuola secondaria di Primo grado)

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