Pokémon Go: un modo per conoscere Sestu, Maurizio Soro, Classe 1^C, Scuola secondaria di Primo grado
Pokémon
Go è un videogioco gratuito, sviluppato dalla Niantic nel 2016, che si può
scaricare sui telefoni di nuova generazione: gli smartphone. Il gioco si basa
sulla tecnologia di realtà aumentata e geolocalizzazione GPS.
Lo
scopo del gioco è uscire di casa, passeggiare in giro e nel frattempo catturare
i protagonisti del gioco - che si chiamano pokémon - e collezionarne sempre di
nuovi.
La
grafica del gioco è costituita dalla mappa reale del luogo in cui ci si muove,
all’interno della quale il nostro Avatar (che ci rappresenta nel gioco)
può catturare i pokèmon e interagire con gli elementi del gioco, che sono
i “poke stop” e le palestre.
I
“poke stop” sono dei “punti di interesse” realmente esistenti (come murales,
elementi storici, luoghi di memoria, monumenti ecc.) in cui il giocatore trova
gli oggetti che gli servono per continuare a giocare, per esempio pokéball
(sfere che servono per catturare i pokemon), pozioni, revitalizzanti etc. A
Sestu ci sono diversi “poke stop”, fra questi il Municipio, le Poste, la chiesa
di Sant’Antonio, alcuni murales.
Le
palestre sono dei luoghi in cui i giocatori possono mettere dei pokémon e più
tempo rimangono più soldi danno al giocatore che l’ha messo. I soldi sono le
monete del gioco, che servono a comprare cose come oggetti o ampliamenti allo
spazio dei pokemon o dello zaino. Per avere soldi su Pokémon Go non serve
pagare con soldi reali: possono procurarseli mettendo appunto i pokémon nelle
palestre. A Sestu ci sono diverse palestre, per esempio il Monumento ai Caduti,
le Piscine Comunali e la chiesa denominata “The New Church”.
I
giocatori possono fare i raid, che sono dei combattimenti - individuali o di
gruppo - contro un pokémon molto potenziato rispetto al normale.
Giocare
a Pokèmon Go è un buon pretesto per conoscere il territorio, perché questo
gioco mostra le schede sui luoghi (poke stop e palestre), con un’immagine e la
descrizione.
Ci
sono due aspetti molto interessanti di questo gioco: la conoscenza del
territorio circostante e la socializzazione con altre persone, in occasione dei
raid di gruppo.
Maurizio Soro, Classe 1^C, Scuola secondaria di Primo grado
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RispondiEliminaFiglio mio...
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