mercoledì 17 febbraio 2021

Sei ore di lezione, di Riccardo Pinna, Classe 1^G, Scuola secondaria di Primo grado


Sei ore di lezione piaceranno agli STUDENTI?

L’anno scolastico 2020/2021 dell’istituto comprensivo Gramsci Rodari è iniziato con una grande novità,  ovvero la possibilità di scegliere tra due opzioni: frequentare per sei ore non andando a scuola il sabato oppure per cinque ore compreso il sabato. Secondo il dibattito avvenuto in classe, qualcuno preferiva stare a scuola sei ore mentre altri preferivano le cinque. Tra le varie motivazioni è emerso che quando si fanno sei ore è vero che si sta più tempo a scuola con la mascherina ma almeno non ci andiamo il sabato e abbiamo più tempo libero per fare i compiti, senza dimenticarci che, avendo il sabato libero, si può uscire con gli amici. Nella proposta delle sei ore ci sono anche degli aspetti negativi. Ad esempio si entra un quarto d’ora prima, che vuol dire svegliarsi prima, e indossare per più tempo l a mascherina. Se ci pensiamo, alla fine dei conti facciamo le stesse ore, quindi sei ore o cinque non cambia granché. Visto che abbiamo indicato le caratteristiche negative nella proposta delle sei ore, è giusto indicarle anche nelle cinque ore. Non avevamo i l sabato l ibero, quindi ci restava un solo giorno per divertirci e rilassarci, inoltre si faceva una sola ricreazione, e c’era meno tempo per svolgere i compiti. Io sono tra quelli che preferiscono le sei ore perché stare a scuola cinque o sei ore non cambia: la cosa importante è stare attenti e sperare che si continui a fare lezione in presenza e non in didattica a distanza.

Riccardo Pinna, Classe 1^G, Scuola secondaria di Primo grado

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