mercoledì 17 febbraio 2021

Il Natale al tempo del Covid, di Beatrice Lai, Classe 1^F, Scuola secondaria di Primo grado


 

 “Quest'anno come festeggeremo il Natale? Saremo tutti insieme? Oppure no? Potremo fare il cenone con i parenti?”

Queste sono le domande che ci ponevamo un paio di mesi fa, ma comunque sia ci aspettavamo un Natale bellissimo anche quest'anno.

Infatti, il Natale è una tradizione anche per stare insieme; quanto è bello scartare i regali insieme, quanto è bello fare l'albero e il presepe insieme, quanto è bello mangiare insieme con cugini, nonni e zii.

“Magari lo passeremo insieme come gli anni scorsi oppure solo in famiglia, però non bisogna preoccuparsi perché qualcuno ci sarà sempre a festeggiare il Natale con noi”: questa era lo nostra speranza.

Per il pranzo si è potuto andare dai parenti, ma solo una volta. Per il cenone non era possibile perché il coprifuoco era ed è ancora alle 22:00.. Le festività si sono svolte in zona rossa. Queste restrizioni però non hanno impedito di rivedere i nostri nonni e anche zii e cugini (o almeno quelli che vivono vicini). La gente si è potuta divertire lo stesso, almeno per il pranzo. Rispetto agli anni scorsi, quando abbiamo festeggiato in modo più completo, quest'anno con le restrizioni ci siamo ristretti. Infatti, per Capodanno non si è potuto aspettare la mezzanotte in altre case e con gli amici, ma si è potuto festeggiare ognuno nella propria casa. Purtroppo, ci sono state alcune persone non hanno rispettato le restrizioni e hanno festeggiato con assembramenti e senza rispetto delle norme anti Covid 19.

A questo proposito, ho intervistato una persona a me vicina, mia zia, per conoscere la sua opinione:

Domanda: Buongiorno, come hai passato questo Natale rispetto all'anno scorso?

Risposta: Per quanto mi riguarda non è stato tanto diverso dagli altri anni. L'ho passato in compagnia delle persone più care, la mia famiglia.

D.: Cosa pensi delle restrizioni che ci sono state per queste feste?

R.: Alcune sono state troppo rigide, soprattutto per quanto riguarda il settore della ristorazione. Perché dopo aver speso tanti soldi per adottare tutte le misure di sicurezza, i ristoratori si sono visti costretti a chiudere.

D.: Cosa pensi delle persone non hanno rispettato le restrizioni?

R.: Capisco il desiderio di stare in compagnia di parenti e amici, ma così facendo hanno esposto al pericolo loro stessi e anche gli altri.

Possiamo dire che, in generale, gli Italiani come sempre sono stati responsabili per aver seguito le regole (anche se non tutti!).

Speriamo che il prossimo Natale sarà migliore, senza restrizioni né coprifuoco, con la libertà di spostarci.

 

Beatrice Lai, Classe 1^F, Scuola secondaria di Primo grado


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