Intervista ad una ragazza curiosa
Oggi
intervisterò mia cugina Federica, una ragazza che all’età di 25 anni ha avuto
il coraggio di lasciare la sua patria per realizzarsi professionalmente.
Domanda: Da quanto tempo vivi in Irlanda?
Risposta: Vivo in Irlanda da un anno, prima di vivere in Irlanda
vivevo nel Regno Unito e ho vissuto lì per quattro anni.
D.: Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?
R.: Ho fatto questa scelta perché volevo provare un'esperienza all’estero, mi
piace molto imparare nuove lingue e conoscere nuove culture, quindi ho pensato
che fare un’esperienza all’estero mi avrebbe arricchito culturalmente e
personalmente, oltre che professionalmente.
D.: Ti sentivi limitata a vivere in un’isola?
R.: Allora, vivere in un’isola sicuramente ha i suoi pro e i suoi contro,
sicuramente vivendo in un’isola ti senti molto attaccato alla tua terra, ai
tuoi amici e alle tue cose, però è anche molto limitante, se ti piace viaggiare
è molto difficile raggiungere altri territori fuori dal tuo, però io ho voluto
superare questo limite.
D.: Ti mancano i tuoi familiari?
R.: Sì, i miei familiari mi mancano molto, per questo
cerco di stare a contatto telefonico, videochiamate, whatsapp e quindi cerco di
superare la nostalgia e la mancanza in questo modo.
D.: Quali sono i pro e i contro della tua situazione?
R.: Sicuramente la mancanza della mia famiglia è un contro, anche non
avere il bel clima della Sardegna mi manca molto, mi manca anche il mio cibo
perché noi siamo molto attaccati alla nostra cultura culinaria, però ci sono
anche tanti pro come la conoscenza di tante nuove culture.
D.: Ti senti realizzata professionalmente?
R.: Sì, mi sento molto realizzata professionalmente, io
faccio l’infermiera e dove vivo io la professione infermieristica è molto
accettata e stimata dall’opinione pubblica e quindi sono contenta della scelta
che ho fatto.
D.: Com’è nata quest’idea?
R.: Quest’idea è nata appunto dalla voglia di viaggiare, dalla voglia di
conoscere qualcosa di diverso dalla mia cultura e in generale fare nuove
esperienze, infatti quando sei giovane devi fare questo tipo di “avventura”.
D.: Quando frequentavi le scuole medie hai mai pensato di
fare questa cosa?
R.: No, quando frequentavo le medie non ci pensavo affatto
di prendere questa
decisione.
D.: Quali sono le difficoltà più grandi che hai
affrontato?
R.: L’ostacolo più grande è stato quello linguistico, però sono ostacoli
che si possono superare con la pratica e con la volontà soprattutto.
D.: Che consiglio daresti ai ragazzi della nostra
età?
R.: Il mio consiglio è quello di godersi la vostra età e la vostra
istruzione, cercate di fare tesoro di ciò che vi insegnano in questo periodo,
perché qualsiasi cosa anche piccola che pensate sia inutile successivamente vi
tornerà utile e allora ne sarete grati.
Questa
storia ci insegna a non fermarsi al primo ostacolo, di andare avanti e di avere
il coraggio di conoscere e allontanarsi dalla propria terra.
Intervista molto interessante
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