martedì 28 giugno 2022

... and justice for all - I Metallica, di Rodrigo Pili, Classe 1^G, Scuola secondaria di Primo grado

 ...AND JUSTICE FOR ALL


     Bentornati! 

Ho deciso di dedicare questo articolo a una delle mie più grandi 

passioni, la musica. Vi parlerò dell’album metal più bello che per ora ho 

ascoltato “AND JUSTICE FOR ALL” dei Metallica, leggendaria band 

thrash metal nata negli anni Ottanta e ancora in grande forma, anche se 

il loro modo di fare musica piano piano si è sfumato.

L’album è stato lanciato nel mercato nel lontano agosto del 1988, per 

molte persone è il migliore in assoluto, per altri non è un granché, ma 

qui, però, ragazzi, si parla di pareri eh… certamente, dopo più di 

trent’anni, è reputato uno dei migliori album di quel genere. 

“And justice for all” parla di ingiustizia e questo argomento è affrontato 

nei diversi brani sotto diverse forme, la corruzione dei politici, la 

sopraffazione nei tribunali, la guerra...

A proposito della guerra, ora è arrivato il momento che stavo aspettando 

fin dall’inizio… vi parlerò di One.

One è un brano che fa parte del mitico album, per me il capolavoro dei 

capolavori, cioè un livello così alto che….wow!!! Proprio una canzone 

che ascolti in cucina, in camera e pure in bagno, che ti piace così tanto il 

testo, la musica, gli assoli, il ritornello… e stai lì, non fai altro che 

ascoltarla milioni, milioni di volte senza mai stufarti. Sembra impossibile 

che una canzone sia così perfetta…

One é ispirato ad un libro, intitolato ”Johnny got his gun” di Dalton 

Trumbo che racconta la storia di un eroe americano che dopo aver 

calpestato una mina, nella prima guerra mondiale, perse gli arti, tutti i 

sensi e, quindi, la possibilità di comunicare con il mondo. Ma 

all’ospedale il soldato riuscì, dopo un po' di tempo, a muovere la testa, 

ma soltanto per chiedere “uccidimi” in codice morse.

Questo brano è particolarmente crudo ma fa capire quanto la guerra sia 

drammatica e ingiusta, e aggiunge quel non so che alla musica, o forse 

è il contrario ed è la musica ad accentuare la rabbia che c’è nel testo.

Prima che conoscessi il significato della canzone mi lasciavo trasportare 

solo dalla melodia e dalla sua energia, invece da quando ne sono al 

corrente è tutta un’altra cosa. Ci sono più emozioni che mi trasmette 

mentre l’ascolto, la rabbia, la disperazione, l’impotenza e il finale 

improvviso, a mio parere, la morte del soldato, mi fa sempre stare male. 

Qua finisce il nostro safari nella giungla dell’immenso mondo della 

musica, spero di avervi fatto venire un po' di curiosità per questa arte.

Al prossimo articolo! 


Rodrigo Pili, Classe 1^G, Scuola secondaria di Primo grado

1 commento:

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