martedì 28 giugno 2022

Saluto delle quinte, Spettacolo Giugno 2022, a cura delle Classi 5^A, 5^B, 5^C e delle loro insegnanti, Scuola Primaria


 

SALUTO DELLE QUINTE

SPETTACOLO GIUGNO 2022


Questo è stato il nostro saluto allo spettacolo musicale che si è tenuto il 7 giugno 2022, nella nostra scuola primaria G.Rodari alla presenza dei nostri genitori. Con questo saluto abbiamo voluto spiegare le scelte che abbiamo fatto insieme alle insegnanti.

Siamo stati diretti dalla nostra super maestra Silvia

  

Benvenuti, cari genitori!

Stiamo per lasciare la scuola primaria, dove siamo cresciuti e diventati grandi. Vogliamo farlo offrendovi un piccolo spettacolo, che ci auguriamo possa regalarvi qualche momento di gioia.

La prima attività che vi presentiamo è una body percussion eseguita sulla famosa canzone “Billie Jean”, scritta, composta e interpretata dal cantante statunitense Michael Jackson nel 1983.

La canzone, che fa parte dell’album “Thriller”, risulta essere la più conosciuta e famosa dell'artista anche grazie alla fortunata idea di Michael di mischiare il rhythm and blues dei neri afroamericani con la disco music e il pop dei bianchi. Inoltre, fu proprio lui ad inventare la parte di basso che dà il ritmo alla canzone e ne è uno degli aspetti più importanti.

Ecco a voi “Billie Jean”!

Ora ciascuna classe eseguirà per voi una danza tradizionale israeliana. Nella cultura israeliana la danza ha un ruolo di aggregazione sociale importantissimo: si danza per conoscersi, per celebrare eventi di vita importanti o feste religiose.

Le caratteristiche principali di tali danze sono il ritmo, spesso incalzante, e la melodia molto dolce e orecchiabile.

Ad esibirsi per primi sono i ragazzi della 5C che danzeranno per voi “Tzur chassidi”.



È il momento della classe 5B che si esibirà nella danza “Debka kafrit”.

La 5A vi propone ora la danza “Kleizmer”.

A Marzo sono arrivati nella nostra classe Serhii e Sofiia, che hanno dovuto lasciare la loro terra, l’Ucraina, a causa della guerra. Noi e le nostre maestre li abbiamo accolti con gioia e abbiamo imparato che i gesti gentili e i sorrisi possono far superare le difficoltà di comunicazione che due lingue tanto diverse comportano. La loro presenza ci ha fatto ancor più riflettere sulla crudeltà della guerra e ha accresciuto in noi il bisogno di esprimere il nostro desiderio di pace. Abbiamo pensato di farlo attraverso un canto e una danza.

Assieme a maestra Veronica abbiamo scelto una delle canzoni contro la guerra e la violenza più popolari: si tratta di “Zombie”, scritta dalla cantante del gruppo irlandese The Cranberries, Dolores O’Riordan, per onorare la memoria di due ragazzi rimasti uccisi dall’Ira, in un attentato a Warrington in Inghilterra, il 20 marzo 1993.

Il testo denuncia la violenza della guerra e il suo carattere disumano e insensato. Da qui, gli Zombie sarebbero quelli incapaci di vedere questa violenza, incapaci di fermarla.

Ecco a voi “Zombie”!

La danza che ora andremo ad eseguire, si intitola “Dona dona”. La melodia è opera del compositore ebreo, nato in Ucraina, SHOLOM SECUNDA, che nel 1935 si è ispirato a un vecchio canto tradizionale polacco. Il testo, in lingua Yddish, scritto nel 1940 al tempo del nazismo, è di AARON ZEITLIN, anch’egli ebreo.

La danza è ricca di simboli molto significativi: i cerchi, simbolo di continuità, di qualcosa che non ha un inizio e non ha una fine, come noi vorremmo fosse la pace tra i popoli; le mani che ci stringiamo l’un l’altro senza mai lasciarle, simbolo di unione e di sostegno reciproco, che dovremmo donarci a prescindere dal colore della pelle, dall’orientamento religioso, sessuale o politico;

l’intreccio delle braccia che ci avvicina e ci spinge in un abbraccio che non vorremmo mai spezzare; infine, i colori, che vorremmo tinteggiassero il nostro futuro. Ci auguriamo che possiate godere della nostra esibizione con questo particolare sguardo.

A voi, “Dona dona”.

In questi cinque anni ci siamo immersi nella musica ascoltando tanti generi musicali e cercando di comprenderli attraverso un “ascolto attivo”: ogni ritmo e ogni frase musicale sono stati esplorati non soltanto attraverso l’ascolto, ma anche attraverso il corpo, con la body percussion, e con l’ausilio di strumenti ritmici o oggetti sonori di ogni tipo.

Fra gli oggetti sonori che abbiamo sperimentato ci sono le teglie di alluminio, che abbiamo utilizzato per sonorizzare un brano di epoca romantica composto nel 1852 dal tedesco Johannes Brahms: La “Danza ungherese n. 5”.

In realtà non si tratta di musica ungherese vera e propria. “Ungherese” in questo caso sta per “zigano”, cioè zingaro, nomade. Per guadagnarsi da vivere, il compositore suonava in piccoli complessi nei pressi del porto della sua citta, Amburgo.

Probabilmente sentì le musiche dei nomadi e ne rimase affascinato a tal punto da scrivere ben 10 danze ad esse ispirate, cui se ne aggiunsero altre 11, per un totale di 21 danze ungheresi.

Ecco a voi “Danza ungherese n. 5”.

Siete stanchi? Speriamo di no… perché ora abbiamo bisogno del vostro aiuto! Se non avete mai fatto body percussion, è il momento di provare! Vi chiediamo di mettere da parte i cellulari e di divertirvi insieme a noi.

Non preoccupatevi…è facile… dovete solo tenere il ritmo ed imitare i nostri gesti-suono. Ci farà da guida il brano di Nina Simone “My baby just cares for me (Al mio tesoro importa solo di me) del 1958. E allora… si parte!!!

Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio! È ora di lasciare il nido che ci ha accolto, i compagni che lo hanno condiviso con noi e gli insegnanti che ci hanno nutrito di conoscenza e affetto. Anche se con un po’ di tristezza nel cuore, siamo pronti a VOLARE NEL BLU DIPINTO DI BLU!

 

 

Ora possiamo dirlo: alla fine abbiamo ricevuto i complimenti da tutti e nonostante la grande emozione siamo riusciti a dimostrare il nostro impegno e la nostra grande gioia. C’era anche la Dirigente che insieme a noi ha voluto far parte di questo momento magico.

Adesso ci godiamo le vacanze, ma in fondo in fondo siamo curiosi ed emozionati per il nostro ingresso alla scuola Media.

Buone vacanze a tutti!

 

Gli alunni delle classi 5A, 5B, 5C e le loro insegnanti

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