venerdì 17 febbraio 2023

La grande scelta, di Luca Cossu, Classe 3^H, Scuola secondaria di Primo grado

 

La grande scelta 


Per i ragazzi di terza media è l’anno della “grande scelta”, la scelta che potrebbe in qualche modo impostare il futuro.

Già dal precedente anno scolastico, parenti, insegnanti ed amici iniziano a fare domande: “E poi, dopo la Scuola Media? Dove ti iscriverai? Sai già che cosa vorrai fare da grande?” Distrattamente capita di rispondere con un “Non lo so” o di rispondere nominando la scuola che fino a quel momento sembra essere la più probabile.

Arriva poi il terzo anno di Scuola Media e il problema si pone seriamente davanti ad ogni studente, ancora molto indeciso e carico di dubbi. Già a settembre i professori iniziano a chiedere se si ha qualche idea per il futuro; poi nuovamente ad ottobre, ma in realtà lo studente forse ha ancora le idee più confuse, fino a quando arriva la circolare che comunica gli incontri per “l’orientamento. Ma che cosa sarà mai questo “orientamento”?

Gli studenti aspettano, forse con un po’ di mascherata impazienza, questo importante momento e scoprono solo a dicembre, nel momento in cui si inizia questa attività, che si tratta di incontri fatti a scuola con alcuni insegnanti e alunni delle Scuole Superiori che provano a spiegare quale sia l’offerta che il loro Istituto propone ai ragazzi che si iscriveranno da loro. Anche se nell’androne scolastico c’è abbastanza ordine e se i rappresentanti delle scuole ospiti sono abbastanza chiari nel dare indicazioni sul tipo di studi e attività, inizialmente negli studenti dilaga forse un po’ di confusione: in tutti i punti informativi vengono proposti tanti laboratori e attività, ma sono tutti interessanti, come si fa a scegliere, ora? Se prima potevo pensare di iscrivermi ad un Liceo perché da grande vorrei fare un mestiere che mi porterà a proseguire gli studi all’Università, ora mi piacciono i Geometri, mi piace l’Agrario… Forse mi potrebbe piacere fare anche un corso di studi che mi porti a fare anche una professione come il parrucchiere… Ma in realtà: che cosa vorrei fare da grande?

Allora torno sui miei passi e rifletto: “Che cosa vorrei veramente fare quando sarò grande?”. Potessi prevedere il futuro, sarebbe sicuramente più semplice. A momenti mi sembra un mercato in cui le scuole cercano di vendere il loro prodotto, ma sono tutti prodotti di prima qualità e ne devo scegliere uno solo! Ci mostrano le loro vetrine, ma poi siamo noi a doverne cogliere gli aspetti utili per la nostra scelta, ma è una scelta difficile!

I professori a fine dicembre danno un loro “consiglio orientativo”, a casa i nostri familiari fanno altrettanto, cercano di aiutarci nella scelta. E “l’orientamento” ha proprio lo scopo di aiutare a giungere ad una decisione. Se fino alla terza media il percorso scolastico segue una via “obbligata”, per la prima volta ora ci si trova davanti ad una scelta che, sebbene non sia vincolante, comporta comunque un’assunzione di responsabilità ed un investimento di energie.

Poi, per fortuna, scopro che c’è una nuova possibilità per fare chiarezza prima di scegliere: scopro che si può andare a visitare le scuole durante gli “Open day” in cui le famiglie possono accompagnare i ragazzi in visita nei vari istituti. Chiaramente non è materialmente possibile trovare il tempo per visitarli tutti: cerco quindi di focalizzare nuovamente la scelta sulla domanda: “Che cosa farò da grande?” Fatta una prima analisi, a questo punto può essere utile farsi accompagnare nei vari istituti su cui è maggiore la probabilità che ricadrà la nostra scelta, così si capisce effettivamente meglio come è e come funziona l’istituto, se ha più di una sede, quali servizi offre: in alcuni istituti ci sono per esempio campi sportivi e palestre molto attrezzati, biblioteche molto fornite e ben organizzate, oppure vari laboratori moderni ed accessoriati, aule spaziose e luminose arredate con moderni banchi, sala informatica con apparecchiature sofisticate, servizi di vendita di merende e bevande per la ricreazione, fermate dei mezzi pubblici e varie attività più o meno vicine alla struttura.

Altro momento utile per valutare, è provare per una mattinata ad essere studente di un particolare istituto, sedendosi sui banchi insieme agli attuali iscritti. Questa possibilità offerta da alcune scuole può essere utile per capire meglio in generale anche come siano gli studenti che già frequentano, come si propongono gli insegnanti e le materie, come siano veramente gli spazi ricreativi, i bagni e come sia organizzata una giornata scolastica. Chiaramente questo comporta sacrificio perché devi rinunciare ad un giorno di lezione con la tua classe per investire tempo in questo esperimento che potrebbe essere utile per la scelta. Evidentemente bisogna avere già filtrato prima le possibili offerte, per non rischiare di perdere troppo tempo.

Oltre a questi momenti che le scuole propongono per farsi conoscere, ci sono altri elementi che potrebbero tornare utili, soprattutto per i pendolari che viaggiano. Non deve essere un fattore determinante per scegliere, ma in caso di parità di interessi, si possono valutare anche:

-         distanza dalla fermata dei mezzi pubblici;

-         tipo di mezzi pubblici utili (tempo di percorrenza ed efficienza del servizio pubblico);
distanza dal centro cittadino e dai servizi (come punti di ristoro, utili in caso di rientro pomeridiano per attività scolastiche).

La “grande scelta” della Scuola Secondaria di secondo grado (la Scuola Superiore ora si chiama così) è proprio difficile! Ci impegnerà per diversi anni e questi saranno molto importanti per la vita: si tratta di scegliere il percorso più vicino ai propri interessi e attitudini, cercando di immaginare come sarà il futuro. Quindi è importante riconoscere le proprie competenze, possibilità e talenti, anche se è vero che “volere è potere”! Inoltre, bisogna valutare anche in quali scuole ci sono materie che potrebbero essere per noi indigeste e se nei nostri progetti per il futuro è richiesto un particolare tipo di studi e la prosecuzione con l’Università.

In ogni caso, la scuola superiore che sceglieremo, anche se sarà determinante, non influenzerà totalmente la nostra vita futura, e non definirà in modo decisivo il destino. Sarà sicuramente l’inizio di un nuovo capitolo della nostra vita.

Tutte le professioni servono: medici e infermieri, ingegneri e avvocati, meccanici e muratori, macellai e contadini. Dunque: Licei, ma non solo; non bisogna avere paura di scegliere un istituto tecnico o professionale se, nonostante si abbiano risultati scolastici brillanti, magari le predisposizioni personali sono di diversa natura.

Riprendendo il percorso della “scelta scolastica”, dopo la fase in cui ci si informa e si è individuata una cerchia ristretta di istituti ai quali si è interessati, è importante capire che in questa scelta non si è soli, che ci sono anche i genitori e gli insegnanti: possono darci validi consigli e conoscono le nostre attitudini, le nostre possibilità, inclinazioni e modo di studiare. Sicuramente è importante dialogare: con loro ci si può confrontare su aspirazioni, obiettivi e desideri.

Altrettanto importante è non scegliere una determinata scuola solo perché ci vanno i nostri amici: se ne troveranno altri.

In conclusione, alla base della scelta ci deve essere la riflessione sulle nostre capacità, forza di volontà per andare avanti, un’idea su chi si vuole diventare da grandi: le ambizioni, i sogni e le passioni non vanno messi da parte, e questo è il momento di iniziare a prenderle in considerazione.

Luca Cossu, Classe 3^H, Scuola secondaria di Primo grado

 

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