TRA PASSATO E PRESENTE
Anche semplicemente
parlando con una persona anziana e un giovane d’oggi ci accorgiamo subito che
le differenze tra i due sono abissali, ma io mi sono chiesta cosa
effettivamente faceva un adolescente del passato e ho deciso di intervistare
mia nonna, e per parlare dei passatempi e degli interessi di un ragazzo d’oggi
mi baserò sui miei.
I “ragazzi
del passato” giocavano per strada con giochi semplici come per esempio a
nascondino, con le biglie o con la corda.
A scuola si
andava a piedi già da molto piccoli; in alcuni paesi la scuola non c’era e si
andava in una casa dove alcuni ragazzi o bambini studiavano seguiti da una
maestra o un maestro.
I ragazzi
del vicinato si conoscevano perfettamente e crescevano insieme come una grande
famiglia e insieme frequentavano i primi cinema presenti allora, o facevano
lunghe passeggiate insieme oltre che giocare.
A casa si
leggeva, si cucinava e soprattutto si passava moltissimo tempo con la propria
famiglia.
Noi giovani
d’oggi siamo colmi di vizi e comodità rispetto ai “giovani di ieri” e questo a
volte ci porta ad essere molto prepotenti. Noi ormai non giochiamo più se non
con dei dispositivi elettronici; se abitiamo vicino alla scuola, noi possiamo
scegliere se andare in macchina o a piedi.
Uno dei
principali svaghi ora è uscire con gli amici o invitarli a casa, adesso non è
più possibile giocare in strada perché è molto più trafficata. Le nostre conoscenze sono anche molto più
ampie e non si hanno come amici stretti solo i ragazzi del vicinato e, oltre
alla possibilità di uscire dove si conoscono sempre più
persone, anche i social possono far nascere delle amicizie, ma bisogna sempre
fare molta attenzione.
Ora, quando
si sta a casa si gioca con la playstation, con il computer, con il cellulare o
si guarda la televisione. Solo chi ha piacere legge un libro. E’ diminuito anche
il tempo che si passa con i famigliari perché a volte siamo troppo presi dai
nostri giochi che quasi ci dimentichiamo di avere una famiglia.
Secondo me,
sarebbe bello fare un viaggio nel tempo, diventare un “ragazzo del passato” ed
essere felice con poco, ma devo anche ammettere che vivere con tutti questi
vizi è favoloso.
Vanessa Argiolas, Classe 2^H, Scuola secondaria di Primo grado
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