sabato 15 giugno 2024

Il bullismo nel calcio - di Federico Scarparo, 2ªB

Il bullismo nel calcio

Un problema che riguarda anche i luoghi di gioco e sport

Ogni 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita nel 2017 da quello che allora si chiamava Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR) e che oggi è diventato Ministero dell’Istruzione e del Merito (MiM), nell'ambito del Piano nazionale per la prevenzione di questi fenomeni a scuola.

In questa ricorrenza in Italia si dedica infatti una giornata di sensibilizzazione per giovani e adulti su questo tema. Nonostante tutta la sensibilizzazione, ogni giorno capita di assistere comunque a episodi di bullismo non solo nella scuola, ma anche nei luoghi di gioco e sport.

Il bullismo nello sport si manifesta nel campo quando si ricerca la prestazione migliore a tutti i costi pensando solo al risultato sportivo e arrivando a giustificare ogni mezzo utilizzato pur di conquistare la vittoria. Puntare solo alla prestazione migliore genera competizione tra i componenti della squadra e questo comporta atteggiamenti di prevaricazione e distanza tra i compagni. Il bullo in queste situazioni si scatena ancora di più prendendo di mira il compagno che considera più debole o troppo forte rispetto a lui, allo scopo di colpire l’autostima del rivale di gioco fino a spingerlo ad abbandonare lo sport o a cambiare squadra. I momenti in cui il bullismo si può manifestare più spesso sono quelli d’attesa prima che cominci l’allenamento, oppure nello spogliatoio.

Il primo punto di riferimento, in questi casi è l’allenatore che dovrebbe aiutare i ragazzi a creare un gruppo unito che non pensi solo a vincere ma anche a collaborare per un risultato comune.

Per quanto riguarda i genitori, credo che andare al campo per vedere i propri figli giocare sia molto importante per la loro crescita, ma questo non significa che gli adulti debbano insultare gli altri ragazzi o gli allenatori perché comporterebbe ulteriore ansia e nervosismo in campo. Questo fatto dovrebbe far riflettere tutti, ma soprattutto gli adulti, che dovrebbero essere da esempio e fare in modo che certi atteggiamenti non vengano tollerati.

di Federico Scarparo, 2ªB

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