sabato 18 novembre 2017

Cara Sara, di Sara Tinti, menzione speciale Concorso CIF - Sestu - Giugno 2017

Cara Sara

Cara Sara, voglio descrivere a te questa foto non solo perché hai il mio stesso nome, ma perché ci conosciamo bene e siamo migliori amiche da undici anni, quindi sei una delle persone di cui mi fido di più e a cui voglio bene, e poi perché non conosci bene la storia della mia cagnolina.
In questa foto racchiudo una cosa che ho sempre desiderato, che non si mangia, che non si compra online e poi non si può più usare. Ma un essere vivente, questo essere vivente è la mia cagnolina.
Lei si chiama Maverick, lo so è un nome da maschio però dopo ti spiego… ha otto mesi, ed è stata abbandonata.
Maverick o Mave ha questo nome perché pensavamo che fosse un maschio, però poi io e mia madre siamo andate dal veterinario e ci ha detto che è una femmina, ma le abbiamo lasciato il nome Maverick.
Io ho avuto gatti, tartarughe, pesci ma mai un cane. Mia mamma, però, dopo che è morta la nostra gattina, non ha voluto più prendere animali domestici, sino a quando, il 18 settembre 2016, il mio sogno di avere di nuovo un animale, e un cane!, si è avverato.
Ma ritorniamo alla foto… Il giorno è sempre il 18 settembre 2016. Io ero appena rientrata da scuola, mamma me lo aveva detto appena scesa dalla macchina. Io non vedevo l’ora di vederla. Ero al settimo cielo, anzi non si può descrivere bene il sentimento che ho provato in quel momento, Mave era super felice perché, quando conosce nuove persone, lei è sempre contenta. Mi voleva saltare addosso da quanto era contenta.
Io mi sono messa subito a giocare con lei in cortile.
Per questo, nella foto, Mave è stanca, infatti è sdraiata sulla sua cuccia alternativa.
È cresciuta molto da quando abbiamo scattato quella foto: infatti, adesso ha una bella cuccia piena di pupazzi e di cose che solo lei sa cosa sono.
Le abbiamo comprato una cuccia a forma di casa, perché così la notte sta bene bene al calduccio. 
In questo momento Maverick è affianco a me, e si sta addormentando. Ma, nonostante questo, lei comunque mi sta sempre vicina, anche quando sto poco bene lei è sempre affianco a me che mi sostiene.
Mave, pur essendo strana, anzi speciale, rimarrà per sempre la mia sorellina pelosa con le orecchie piastrate, con il suo modo di divertirsi, di ridere, di accogliere le persone, anche se ha paura dei ladri, anche se non abbaia quasi mai, anche se alcune volte fa la scemina anche se è un tappo, ma nonostante questi difetti che la rendono speciale, lei starà sempre al mio fianco a sostenermi e sarà per sempre, come ho detto prima, la mia sorellina pelosa.

Sara Tinti, Classe 1^C, Scuola secondaria di primo grado

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