sabato 18 novembre 2017

Ciao, Ludo, di Lisa Manunza, menzione speciale Concorso CIF - Sestu - Giugno 2017

Ciao, Ludo. Sono a casa e mi annoio. Non so cosa fare. Apro, poco convinta, un album di fotografie… lo sfoglio e una foto attrae la mia attenzione.
Nella fotografia ci siamo io e tutta la mia famiglia al completo; siamo al mare, precisamente a Cala Cipolla, è la nostra spiaggia preferita; ci andiamo ogni estate quasi tutti i fine settimana; io insieme ai miei fratelli e ai miei cugini ci divertiamo un mondo, perché siamo tutti insieme e ci inventiamo sempre dei giochi diversi, ma in questa fotografia ci stavamo annoiando perché avevamo appena finito di pranzare e quindi non potevamo entrare in acqua... ma un mio cugino si inventò un nuovo gioco da fare senza entrare in acqua: consisteva nel costruire una "scultura" di sabbia più grande possibile e con il maggior tempo possibile, così da impiegare tanto tempo quanto quello per poter rientrare in acqua.
Così ci impegnammo tutti e facemmo una specie di "catena di montaggio": i più piccolini, visto che non riuscivano a "scolpire" in modo dritto e fermo, portavano l'acqua, quelli un po' più grandetti facevano il muretto intorno alla scultura, così da proteggerla dalle onde del mare, e infine i grandi ammassavano la sabbia e scolpivano la creazione.
Ci mettemmo tanto tempo perché cambiavamo sempre progetto: all'inizio dovevamo fare una tartaruga gigante, poi un castello, una casa e infine un divano... alla fine facemmo un divano, ci mettemmo i cuscini, il "copridivano", che alla fine era un semplice telo da mare poggiato sopra, ma questo dava quel tocco in più che lo rendeva bellissimo. Tuttavia, notammo che mancava ancora qualcosa e quindi facemmo anche una poltrona munita di tavolino, poggiapiedi e un piccolo vasetto fatto di sabbia e riempito di piante, fiori e rametti trovati in spiaggia; lo usammo tutta la sera come mini salotto, perché era abbastanza grande da poterci ospitare tutti.
Finalmente, il tempo di digerire il pranzo per poter entrare in acqua passò e allora, dopo ben due ore sotto il sole passate a fare la scultura, ci buttammo tutti in acqua.
Eravamo felicissimi perché l'acqua era fredda al punto giusto ed era pulitissima. Restammo in acqua per circa un'ora intera a fare tuffi, immersioni,"balletti", gare e tanto altro... ma usciti dall'acqua, eravamo talmente stanchi che non riuscivamo più a stare svegli e quindi ci addormentammo... ma, purtroppo, non tutti... perché i più piccolini di quattro e cinque anni non si addormentarono e si misero a distruggere la nostra scultura costruita con tanta fatica!
Gli altri, dopo essersi addormentati, si svegliarono e videro tutto distrutto e... potete immaginare quanto si siano arrabbiati!
Ma non fa niente... almeno ci siamo divertiti tutti!
Lisa Manunza, Classe 2^F (Scuola secondaria di primo grado)

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