Incontro "Sulla nostra via", organizzato dal CIF-Sestu, Elena Spanu, Classe 3^C, Scuola secondaria di Primo grado
Il 23 Novembre con la classe ci siamo recati all’aula consiliare per trattare
l’argomento sulla violenza sulle donne con degli esperti.
Ci hanno
detto molte cose, alcune si danno per scontate, ma si continuano a dire, come
se ci fosse una buca ed ogni volta viene detto “Stai attenta a non cadere!”
eppure, per tutte le volte che verrà detto, qualcuna ci cadrà ed alcune non
riusciranno più ad uscire. Ci saranno persone che ti porgeranno la mano per
risalire e spetterà sempre a te usare tutte le tue forze per aggrapparti, anche
se quella buca non l’hai scavata tu. Unica colpa? Non essere stata attenta.
Molto spesso
si dice: “Denunciate le violenze!”, poi però il sistema giuridico non ci
protegge. Come è possibile che esistano delle leggi che salverebbero la vita di
inestimabili donne e non vengano messe in pratica?
Si deve dire
pure che molto spesso si sceglie di non aggrapparci a quella mano e si decide
di rimanere nella nostra fossa. Spesso per la scarsa fiducia nelle istituzioni o
il pensiero ignorante che in qualche modo questo sia giusto.
Negli amori
che sono sbocciati da poco, l’errore più diffuso è pensare che sia un caso
isolato, uno spintone, il voler sapere dove vai e con chi, l’urlarti contro di
non valere nulla… La tendenza a perdonare tutta questa barbarie è il motivo
della continua violenza che, se non si riesce a
fermare in tempo, può portare ad una sola cosa: il femminicidio.
In questo
momento penso a noi donne, così adorate e contraddittoriamente cosi
discriminate, al nostro amare che ci si ritorce contro e perciò dico che
l’unico amore che ci verrà sempre e comunque ricambiato è quello per noi
stesse, quindi amiamoci prima di ogni cosa.
Ricordiamoci
che nulla giustifica una violenza né fisica né psicologica, di sicuro non è ciò
che meritiamo perché prima di tutto questo non è amore.
Elena Spanu,
Classe 3^C, Scuola secondaria di Primo grado
Commenti
Posta un commento