martedì 25 febbraio 2020

L’incontro con Nicola Montisci, di Daniela Massidda e Alessio Baldussi, Classe 2^F, Scuola secondaria di Primo grado

Il giorno 11 dicembre 2019 dalle ore 10:00 alle ore 11:00  i redattori del  giornalino scolastico si sono recati nell’aula d’informatica per accogliere il giornalista sardo Nicola Montisci.
Con lui abbiamo chiacchierato di tante cose…
Il giornalista afferma che lui usa il cellulare per fini lavorativi, però non sa stare senza la sua agenda che per lui è una cosa essenziale ed un portafortuna.
Nicola preferisce scrivere a mano per trasmettere le emozioni e prende appunti sia per lavoro che per la sua vita privata.
Le scuole medie gli sono servite per dare una svolta alla sua vita perché lì è riuscito a capire cosa voleva realmente realizzare nel mondo del lavoro.
Lui ci ha insegnato le basi di come scrivere un articolo o un semplice post, come ad esempio le cinque W:
Who?
What?
Where?
Why?
When?
Ci ha parlato anche delle varie categorie su cui scrivere un testo come ad esempio: la cronaca, il gossip, lo sport, la moda, la musica, il viaggio, la tecnologia, lo spettacolo, l’ambiente. Da tutto ciò può nascere anche un racconto di ogni genere: realistico ma anche fantastico.
Lui ha sempre amato anche scrivere di viaggi e non scrive articoli sulla cronaca nera perché non gli è mai piaciuto parlare di feriti  o di morti perché sono situazioni negative.
Ci ha detto che in un giornale “vero” la redazione si riunisce periodicamente, ognuno propone un argomento oppure si discute per l’assegnazione dei compiti.
Alle superiori Nicola ha scritto con l’autorizzazione dei professori, insieme ai suoi compagni, un giornalino basato sul gossip riguardante i professori, ad esempio sul suo professore di educazione tecnica che aveva delle abitudini particolari.
Lui dice che tutti noi possiamo creare una nostra storia, perché ci aiuta a scrivere meglio e ad incuriosirci di più, e che da un foglio bianco possono uscire miliardi di idee su diversi temi da trattare.
Nicola afferma che ognuno di noi ha creatività per scrivere un testo, e che non dobbiamo avere paura di fare uscire tutti i pensieri e farli diventare scrittura.
L’articolo si svolge in tre tempi diversi:
1°: fase di creazione
2°: fase di prima bozza
3°: chiusura dell’articolo.
Poi occorre rileggerlo e correggerlo, parola per parola, da lì si può capire se l’articolo ha un senso logico.
Questo incontro ci è servito molto per capire come si formula un articolo del giornale e a non aver paura di aprirci quando scriviamo.

Daniela Massidda e Alessio Baldussi, Classe 2^F, Scuola secondaria di Primo grado






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