martedì 30 giugno 2020

Bullismo e Cyberbullismo, di Daniela Massidda e Alessio Baldussi, Classe 2^F, Scuola secondaria di Primo grado

Negli ultimi anni si sono registrate più vendite di telefoni-cellulari soprattutto per i bambini.
Alcuni genitori pensano che sia normale avere fin da piccoli un cellulare proprio; quando, invece, l’età minima dovrebbe essere dai 16.
In realtà, non conoscono i pericoli di avere un cellulare, non sanno chi può esserci dietro quello schermo che piace tanto a noi bambini/ragazzi.
Ma non sanno neanche quali disturbi mentali può portare un solo cellulare, come la  Nomofobia, cioè la paura di rimanere sconnessi dal telefono cellulare.

(https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:VjlI1OSquowJ:https://it.wikipedia.org/wiki/Nomofobia+&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-b-d) link condiviso dagli ragazzi (n.d.r.)

Basterebbe solo aprire gli occhi e vedere i bambini attorno a noi quando hanno un cellulare in mano.
Sembrano incantati, alcune persone lo possono definire “una droga”, ma non solo per i bambini, anche per gli adulti.
Le persone ormai non hanno più un dialogo faccia a faccia tra di loro, ma hanno un dialogo schermo a schermo.
Inoltre, i bambini non conoscono più la lingua e la grammatica italiana a causa delle abbreviazioni usate per scrivere e per parlare.
A Internet, e non solo, sfugge una cosa; non ci si rende conto che le persone fingono di avere un’età diversa, e hanno libero accesso alla privacy altrui, soprattutto dei minorenni.
Tra bambini e adolescenti, un modo per umiliare è il cyberbullismo.
Ci sono molti rischi, però, che possono correre i ragazzi che utilizzano il web: il cyberbullismo e la pedofilia. Questo si verifica nelle piattaforme più conosciute dai ragazzi come Instagram, WhatsApp, Facebook, ecc.
Riguardo a questi rischi, se non sono presi con precauzione, possono portare a conseguenze come suicidio e autolesionismo.
Il modo migliore per evitare che questo accada è usare il telefono con saggezza, rispettando le regole d’età per i social, e non chattare con sconosciuti, soprattutto se chiedono informazioni personali.
Infine, i genitori devono vigilare affinché i loro figli facciano un buon uso del cellulare.

Daniela Massidda e Alessio Baldussi, Classe 2^F, Scuola secondaria di Primo grado

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