martedì 30 giugno 2020

Caro Diario..., di Chiara Sari, Classe 2^B, Scuola secondaria di Primo grado


Domenica, 29 marzo 2020
                                  
Caro diario,
ormai siamo a casa da più di tre settimane.
Quando il governo ha deciso di chiudere le scuole per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus, devo ammettere che inizialmente non ero tanto dispiaciuta di non dover andare a scuola, pensavo quasi di essere in vacanza e non dover fare i compiti.
Col passare dei giorni, invece, ho preso consapevolezza del fatto che la situazione fosse più drammatica di quanto pensassi.
Quando a gennaio ho appreso la notizia di un nuovo virus polmonare che si stava diffondendo in Cina, nella città di Wuhan, non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato anche qui in Italia, per poi diffondersi nel resto del mondo.
L’11 marzo il direttore dell’OMS ha dichiarato la pandemia e da lì ho capito che la situazione iniziava a degenerare.
Ero già a conoscenza di questo termine, significa la diffusione di un virus a livello globale.
Bisogna stare a casa, si può uscire solo per andare a lavorare o fare la spesa.
E’ importante che ognuno di noi rispetti le regole e prenda le giuste precauzioni per far diminuire il numero dei contagi.
Purtroppo ci sono persone che continuano ad uscire con qualsiasi scusa e penso che siano irresponsabili perché potrebbero contagiarsi e a loro volta contagiare altre persone.
Io sono un po’ preoccupata per la situazione, ma cerco di non pensarci.
Prima della chiusura della scuola ero molto attiva, avevo tutti i pomeriggi impegnati tra gli allenamenti di pallavolo e le lezioni di danza moderna.
All’improvviso mi sono ritrovata ad avere tutte le giornate libere e a dover organizzare il mio tempo.
La mattina partecipo alle lezioni in videoconferenza con la mia classe, di pomeriggio faccio i compiti, martedì e giovedì partecipo alle dirette di danza, leggo, gioco a carte, con i puzzle e chiamo le mie amiche.
Penso che la didattica a distanza non sia come andare a scuola, ma ormai mi sono abituata.
Spero tanto che questa situazione finisca al più presto, così potremo tornare alla normalità.
A presto,
Chiara

Chiara Sari, Classe 2^B, Scuola secondaria di Primo grado

                                                                                                                                   


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