Domenica, 29 marzo 2020
Caro diario,
ormai siamo a casa da più di tre settimane.
Quando il governo ha deciso di chiudere le
scuole per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus, devo ammettere
che inizialmente non ero tanto dispiaciuta di non dover andare a scuola,
pensavo quasi di essere in vacanza e non dover fare i compiti.
Col passare dei giorni, invece, ho preso
consapevolezza del fatto che la situazione fosse più drammatica di quanto
pensassi.
Quando a gennaio ho appreso la notizia di un
nuovo virus polmonare che si stava diffondendo in Cina, nella città di Wuhan,
non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato anche qui in Italia, per poi
diffondersi nel resto del mondo.
L’11 marzo il direttore dell’OMS ha dichiara to la pandemia e da lì ho capito che la
situazione iniziava a degenerare.
Ero già a conoscenza di questo termine,
significa la diffusione di un virus a livello globale.
Bisogna stare a casa, si può uscire solo per
andare a lavorare o fare la spesa.
E’ importante che ognuno di noi rispetti le
regole e prenda le giuste precauzioni per far diminuire il numero dei contagi.
Purtroppo ci sono persone che continuano ad
uscire con qualsiasi scusa e penso che siano irresponsabili perché potrebbero
contagiarsi e a loro volta contagiare altre persone.
Io sono un po’ preoccupata per la situazione, ma
cerco di non pensarci.
Prima della chiusura della scuola ero molto
attiva, avevo tutti i pomeriggi impegnati tra gli allenamenti di pallavolo e le
lezioni di danza moderna.
All’improvviso mi sono ritrovata ad avere tutte
le giornate libere e a dover organizzare il mio tempo.
La mattina partecipo alle lezioni in
videoconferenza con la mia classe, di pomeriggio faccio i compiti, martedì e
giovedì partecipo alle dirette di danza, leggo, gioco a carte, con i puzzle e
chiamo le mie amiche.
Penso che la didattica a distanza non sia come
andare a scuola, ma ormai mi sono abituata.
Spero tanto che questa situazione finisca al più
presto, così potremo tornare alla normalità.
A presto,
Chiara
Chiara Sari, Classe 2^B, Scuola secondaria di
Primo grado
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