martedì 30 giugno 2020

Caro Diario..., di Daniela Massidda, Classe 2^F, Scuola secondaria di Primo grado



Caro diario, dal 4 marzo la mia vita è cambiata bruscamente! 
Quel giorno, inizialmente, tutto era abbastanza tranquillo sino a quando non sono rientrata a casa e mia mamma, preoccupata, mi ha detto: "Domani le scuole rimarranno chiuse sino al 15 marzo a causa della diffusione del Coronavirus...".
Poi il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha comunicato che un nuovo virus era arrivato in Italia, diffondendosi molto rapidamente e creando molte vittime. Il Presidente ha sottolineato che l’unico modo per bloccare la diffusione del virus era imporre alcune restrizioni come la chiusura di tutte le scuole, così da limitare il contagio. 
Quando ho sentito quelle parole, ho pensato a voce alta: "Che sarà mai non andare a scuola per due settimane! Finalmente mi riposo e mi alzo all'ora che voglio!".
Con il passare dei giorni quella gioia iniziale è andata via via svanendo ed è subentrata la preoccupazione e la paura. Ogni giorno sono continuamente bombardata dai telegiornali che spesso accrescono la mia tensione e angoscia.
In questi giorni mi sono documentata e ho scoperto che il Coronavirus appartiene a una grande famiglia di virus respiratori che possono causare delle gravi malattie e in alcuni casi anche la morte. Il virus è chiamato così per le punte a forma di corona che ha nella sua superficie. 
Durante questi giorni la mia routine giornaliera è molto cambiata.
La mia giornata inizia così: mi alzo alle otto e faccio colazione perché alle nove mi collego in videoconferenza con i miei insegnanti sino a mezzogiorno.  La didattica a distanza, secondo me, ha lati positivi e negativi: i lati positivi sono che andiamo avanti con il programma e vedo i miei compagni virtualmente; il lato negativo è che spesso manca la connessione e non riesco a comunicare con i professori.
Durante questo periodo ho imparato a cucinare, ho riscoperto il piacere di giocare insieme ai miei genitori con diversi giochi di società come:  Risiko, Monopoli, Uno...
In questi giorni mi manca tantissimo mia nonna perché sono abituata ad andare dai lei tutti i giorni.
Lesperienza che sto vivendo è veramente unica; mi preoccupano tantissimo le conseguenze che potrà provocare sia per il numero elevato di persone decedute sia per i problemi sociali ed economici che il nostro Paese dovrà affrontare.
Ogni giorno ai telegiornali sento sempre le stesse cose e su Internet spesso ci sono delle notizie false e mi chiedo: “Che gusto ci provano a prendere in giro le persone quando non bisogna scherzare su tutto ciò?”
Per fortuna non è mancata la generosità di alcuni Stati verso il nostro Paese, perché ci hanno fornito materiale sanitario e ci hanno inviato medici specializzati per combattere questo virus.
Io spero che tutto questo finisca al più presto, così potremo tornare a fare la vita di prima, riavere la libertà e rivivere la quotidianità.

Daniela Massidda, Classe 2^F, Scuola secondaria di Primo grado


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