martedì 30 giugno 2020

Il Coronavirus, di Elisa Dell’Omodarme, Classe 1^F, Scuola secondaria di Primo grado



Tutto è iniziato per caso: insomma, nessuno si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi in una situazione del genere.
Se devo essere sincera, all’inizio ero anche abbastanza contenta che non sarei dovuta andare a scuola per una settimana o poco più.
Ma l’idea che sarei dovuta restare a casa per così tanto tempo non mi era neanche passata per la mente.
Ora che non posso più uscire, le mie giornate sono tutte uguali, e il pigiama è ormai diventato il mio outfit giornaliero!
CORONAVIRUS: ecco una parola formata da solo undici lettere che può trasmetterti qualsiasi tipo di emozione (ansia, rabbia, tristezza, paura...).
Ora non so più che cosa fare per non pensare a questo virus che ormai è diventato l’incubo di tutti.
E’ vero che anche a me manca la normalità (andare al cinema, nei centri commerciali, fare sport e incontrare le mie amiche), ma nessuno può farci niente.
L’unica cosa che posso fare è video chiamare le amiche e allenarmi nel mio giardino, se così si può considerare.
E pensare che io non esco di casa da quasi due mesi, eppure non mi sto lamentando, a differenza di tutte le altre persone che prendono questo momento come un gioco.
Vorrei solo portarle negli ospedali, per far capire loro che per questo virus c’è anche gente che muore.
Insomma, APRITE GLI OCCHI e GUARDATEVI INTORNO!
E in questo periodo, l’unica cosa a cui riesco a pensare sono i medici: loro vivono questa realtà in prima persona, se ci sono stati tutti questi guariti allora è merito loro, ma se ci sono stati tutti questi contagiati, allora è colpa nostra.
Per una volta, mettiamoci tutti nei loro panni e cerchiamo di guardare questa situazione con i loro occhi.
Detto sinceramente, non saprei nemmeno io come descrivere questo periodo così complicato per tutti, perché non riesco a trovare le parole più adatte.
Se devo proprio descrivere le mie giornate, beh in realtà… non c’è molto da dire.
La mattina faccio le video lezioni e nel pomeriggio può capitare che io e mia sorella ci alleniamo.
Come ho detto, ormai sono tutte uguali!
Adesso è diventata una mia abitudine giornaliera guardare “FRIENDS”, una serie televisiva che secondo alcuni, come ad esempio i miei genitori, può essere considerata “senza senso” per le cose che vengono dette.
Ma è proprio questo il motivo per cui ormai quasi tutti i ragazzi della mia età la guardano, proprio perché ogni parola che viene detta ti strappa una risata.
Ed è così che dobbiamo guardare questa situazione, come guardiamo questo programma.
Ritornando a parlare di questo virus, l’unico consiglio che posso dare è quello di restare a casa, e tutto ciò cambierà prima del previsto.

Elisa Dell’Omodarme, Classe 1^F, Scuola secondaria di Primo grado




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