Sono un'atleta agonista di Pole Dance (per chi non conoscesse questa disciplina, la
Pole Dance è uno sport simile alla ginnastica artistica che richiede l’uso di una
pertica su cui si eseguono elementi di forza, flessibilità e dinamicità facili,
ma anche molto complessi), abituata ad allenarmi 10 ore a settimana o anche di
più in vista delle gare.
Partecipo a
gare anche nazionali e né io né la mia istruttrice volevamo perdere la tecnica
acquisita fino ad ora.
Fortunatamente
la mia istruttrice è mia mamma ed è anche Presidente dell’Associazione con cui
mi alleno. E’ proprio grazie a lei che ho potuto continuare i miei allenamenti.
Abbiamo organizzato a casa uno spazio
con gli appositi attrezzi, abbiamo portato a casa il palo, qualche peso,
materassini, elastici, step e tutto quello che solitamente usiamo durante un
normale allenamento. All’inizio non è stato facile perché ovviamente l’ambiente
non è grande come quello della palestra e l’altezza è molto inferiore contando
che in gara i pali arrivano anche a 4 metri mentre a casa si arriva solo a 2,70. Ci
si sente un po’ limitati nei movimenti, ma sicuramente mi devo ritenere molto
fortunata perché molte delle mie compagne non hanno lo spazio e la possibilità
di mettere il palo a casa. Grazie a questa soluzione, posso continuare
tranquillamente i miei allenamenti. Ora mi alleno quando voglio!
Abbiamo
anche organizzato delle lezioni online così anche le mie compagne della
palestra si possono allenare in diretta con noi e in qualche modo è come se
fossimo sempre tutte unite.
Lo sport
unisce: ci ha fatte conoscere e ci ha sempre tenute vicine anche in questo
momento di difficoltà.
Rebecca
Pitzanti, Classe 1^B, Scuola secondaria
di Primo grado
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