mercoledì 17 febbraio 2021

Un mondo di plastica, di Giulia Lai, Classe 3^D, Scuola secondaria di Primo grado

Uno degli argomenti che abbiamo affrontato in classe, anche attraverso la visione di un video, è proprio il problema dell’inquinamento da plastica, uno dei temi ambientali più preoccupanti. Immagini davvero drammatiche che ci devono non solo fare riflettere, ma anche far agire immediatamente per evitare l’irreparabile.

Il suo cattivo utilizzo sta creando oltre che gravi danni ambientali, anche problemi seri per la nostra salute e quella di tutti gli essere viventi. Ci sono tantissime immagini di migliaia di pesci morti per avere ingerito materiali in plastica che l’uomo getta nei nostri fiumi, laghi e mari. Ogni giorno, senza rendercene veramente conto, ingeriamo piccole quantità di plastica sia attraverso il cibo, sia anche con l’utilizzo di certi cosmetici. 

Il cattivo utilizzo della plastica può provocare intossicazioni e problemi respiratori e nei casi più gravi anche la morte. 

Il problema delle conseguenze dannose del cattivo utilizzo della plastica riguarda ormai tutto il nostro pianeta. Sono nate, infatti, per questo scopo, diverse associazioni e programmi proprio per sensibilizzare le persone a questo grave problema. 

Le Nazioni Unite  ritengono che il problema dell’inquinamento da plastica, soprattutto quello marino, si sia sviluppato in modo più rilevante  in Africa e in Asia, ma anche in Brasile (in Europa sembrerebbe molto meno) dove i centri di raccolta differenziata scarseggiano. Questo non vuole dire che non sia un problema anche europeo anzi, proprio per combattere questo grave fenomeno, l’Unione Europa ha emanato una direttiva che obbliga gli Stati membri ad abolire numerosi prodotti in plastica monouso, per esempio stoviglie, piatti, contenitori per il cibo ecc.

E’ vero, non possiamo fare a meno della plastica, per esempio anche in campo medico (le siringhe sono fatte di plastica) o nel settore energetico (pensiamo ai pannelli solari): tutto molto utile, ma lo sarebbe ancora di più, visto che  abbiamo le conoscenze e gli strumenti,  se potessimo produrre la plastica e riciclarla senza creare danni all’ambiente. Si parla tanto di inquinamento e danni ambientali da plastica, ma mi sembra che spesso la soluzione sia solo teoria.

Dovremo sicuramente avere più attenzione nello svolgere correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti. Ma non è sempre così. Mi capita di vedere anche ai bordi delle strade rifiuti di ogni genere, persino elettrodomestici. 

La pandemia ci ha insegnato che la natura non ha bisogno dell’uomo, ma è l’uomo che ha bisogno della natura.

Giulia Lai, Classe 3^D, Scuola secondaria di Primo grado

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