I
COLLABORATORI SCOLASTICI
D.: Come le è cambiata la vita scolastica da quando c’è il COVID?
R.:
La prima volta che ho iniziato a lavorare in questo settore c’era già il COVID,
ma poiché avevo già fatto altri lavori, ho comunque avuto due sensazioni, una
bella e una brutta: la bella è stata ricominciare a lavorare dopo un periodo di
disoccupazione; la brutta è stata sentirsi turbata per il periodo rischioso
della pandemia e non riuscire a conciliare i miei doveri di mamma.
D.: È molto stressante controllare ed obbligare gli alunni a mettere il gel
igienizzante sulle mani?
R.: Non è stressante obbligare gli alunni a mettere il gel igienizzante sulle
mani, ma è un loro dovere perché dobbiamo in tutti i modi impegnarci a
prevenire il Covid. Però mi dispiace sottolineare che certi alunni non hanno
capito l’importanza di tutto ciò e vogliano fare i furbi cercando di scampare
l'igienizzazione.
D.: La vostra responsabilità è aumentata?
R.:
Sì, la nostra responsabilità è aumentata perché prima si doveva pulire con i
vari detersivi invece adesso si deve prima pulire con i detersivi e poi
igienizzare anche con i vari alcol.
LA
PROFESSORESSA BUA (Lettere)
D.: Come è cambiata per lei la vita scolastica da quando c’è il COVID?
R.:
Non è stato facile abituarsi alle restrizioni e ai cambiamenti della DAD.
D.: È molto stressante controllare ed obbligare gli alunni a mettere il gel
igienizzante sulle mani e la mascherina sul naso?
R.:
Sì, molto, è difficile richiamare alcuni alunni a indossare correttamente la
mascherina.
D.: La vostra responsabilità è aumentata?
R.:
Sì, è aumentata molto, perché oltre a far rispettare le regole normali devi
anche far rispettare le regole anti COVID.
D.. Le attività scolastiche sono molto cambiate?
R..
Durante la DAD sì, perché le lezioni devono sembrare più accattivanti, è più faticoso
anche correggere i compiti e le verifiche orali sono più difficili perché non
c’è la sicurezza che qualcuno stia leggendo e quindi copiando.
In
presenza non ho notato molti cambiamenti, mentre in DAD noto meno
partecipazione degli alunni.
LA
PROFESSORESSA ATZENI (Inglese)
D.: Come è cambiata per lei la vita scolastica da
quando c’è il COVID? Il rapporto con gli alunni è cambiato?
R.. E’ cambiata in peggio sotto vari aspetti, sia per
quanto riguarda la didattica sia per ciò che concerne la relazione con gli
alunni. Ad esempio, anche noi insegnanti siamo tenuti ad osservare le norme di
sicurezza, tra le quali il distanziamento fisico - ciò significa che siamo
limitati negli spostamenti all'interno dell’aula, non possiamo avvicinarci più
di tanto agli alunni. Poi, la mascherina comporta spesso difficoltà di
comprensione durante l’interazione ed è molto faticoso tenerla per tante ore.
D.. È molto stressante controllare e obbligare gli
alunni a mettere il gel igienizzante sulle mani e la mascherina sul naso?
R.: Direi di sì. Bisogna ricordare in continuazione di
indossare la mascherina in modo corretto; mentre, per quanto riguarda il gel,
in certi casi, viene utilizzato in modo improprio, ossia per giocare, con
spargimento, a volte, sui banchi, sul materiale scolastico o per terra.
D.: La vostra responsabilità è aumentata?
R.: Sì, decisamente. Perché dobbiamo vigilare
costantemente affinché gli alunni rispettino tutte le disposizioni sanitarie
volte ad impedire il contagio.
D.: Le attività scolastiche sono molto cambiate?
R.: Sì, certamente. Abbiamo dovuto imparare un
nuovo modo di fare scuola, con la DaD, la quale, se da un lato è stata
utile per mantenere i contatti con gli alunni e garantire loro il diritto
all'istruzione nei periodi di interruzione delle lezioni in presenza,
dall'altro ha comportato svariati problemi: oltre alle difficoltà dovute
alla connessione, parte del tempo a disposizione andava perso per sollecitare
gli studenti al rispetto del regolamento della DaD, che prevede, tra l'altro,
l'attivazione della telecamera.
Inoltre, abbiamo dovuto rinunciare a tutte le
occasioni di socializzazione e arricchimento culturale, quali le uscite
didattiche, i viaggi di istruzione, i tanti progetti ai quali la nostra Scuola
ha sempre partecipato.
IL
PROFESSOR FRAU (Educazione Motoria)
D.: Come è cambiata per lei la vita scolastica da quando c’è il Covid ?
R.: Per la mia materia le restrizioni hanno reso le
lezioni più difficili e complicate, ho dovuto adeguare in base alle restrizioni
imposte dal Ministero. Le mie lezioni erano basate soprattutto sul gioco e
sulla fase ludica.
Il gioco è la base da cui si impara il rispetto
delle regole, dei compagni.
D: Il rapporto con gli alunni è
cambiato?
R.: No, anche perché malgrado sia il primo anno che
insegno in questa scuola, molti alunni li conoscevo.
D: E’ molto stressante controllare
ed obbligare gli alunni a mettere il gel igienizzante sulle mani e la
mascherina sollevata?
R.: Devo dare merito ai ragazzi di essere stati
ligi alle regole e dopo un primo momento di ambientamento non c’è stato bisogno
di obbligare, addirittura alla fine dell’anno, nelle attività individuali
all’aperto, dovevi ricordare che si poteva fare l’attività con la mascherina
abbassata.
D: La vostra responsabilità è
aumentata?
R.: No, la responsabilità è sempre uguale, non è
cambiata.
D: Le attività scolastiche sono
cambiate?
R: Si,
perché manca la fase del gioco, della competizione e soprattutto i progetti
sportivi. Durante la DAD manca il confronto pratico. I ragazzi hanno sofferto
di questa limitazione. E’ stato difficile fare le lezioni teoriche di una
materia in cui la pratica è la base di lavoro.
Federica
Pinna, Classe 1^D, Scuola secondaria di Primo grado
Nessun commento:
Posta un commento