Tenere vivo il ricordo della Shoah

Tenere vivo il ricordo della Shoah

Per onorare le vittime e combattere l'odio

di Maddalena Andrea Pisciottu Palmas, 3^F Secondaria di Primo grado


Ogni anno, il 27 gennaio, si commemora il Giorno della Memoria, un momento per onorare le vittime della Shoah, lo sterminio di milioni di ebrei, rom, sinti, omosessuali, disabili e oppositori politici, una ferita  ancora aperta nella storia dell'umanità.

Il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, un mondo che nessuno conosceva, svelando le atrocità del regime nazista, che aveva trasformato esseri umani in ombre, numeri tatuati sulla pelle, corpi scheletrici. 

I pochi sopravvissuti portarono con loro ricordi incancellabili: la fame, la sofferenza, la morte delle persone care.

In questa giornata, i sopravvissuti ai campi di concentramento condividono le loro esperienze, raccontando ciò che succedeva. Le loro testimonianze ci ricordano l'importanza di non dimenticare, di lottare contro l'odio e l'intolleranza.

Molti di loro scrissero libri, come lo scrittore italiano Primo Levi, con i suoi due romanzi più celebri “Se questo è un uomo” e “La tregua” o come la senatrice a vita Liliana Segre. 


Tutte le iniziative che si tengono  durante il Giorno della Memoria servono a  far capire ai giovani e agli adulti cosa non deve più essere ripetuto. 


Molte persone si recano ad Auschwitz per visitare il campo e portare fiori o partecipare a  conferenze dove si presentano libri e film che parlano di tutto ciò. 


Non sempre però queste iniziative hanno i risultati che ci si aspetta, infatti ci sono ancora persone che continuano a insultare e prendere in giro coloro che soffrirono nei lager e che purtroppo persero la famiglia, i figli e a volte persero anche la loro stessa vita. 


Questi vengono a volte  denunciati, ma  molto spesso no. La nostra senatrice Liliana Segre viene spesso ricoperta di insulti, non solo sui social ma anche sui muri di locali, perché ebrea e lei li affronta a testa alta e senza timore.


Dobbiamo sempre portare rispetto a tutti coloro che hanno affrontato questa tragica esperienza perché non sappiamo cosa hanno passato e cosa hanno sofferto, il nostro unico compito è ricordare e non commettere più gli stessi errori.

Non dimenticare significa onorare le vittime e costruire un futuro in cui la dignità umana venga difesa a tutti i costi. 


Maddalena Andrea Pisciottu Palmas, 3^F

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