mercoledì 13 giugno 2018

Presentazione del Progetto Datinanta - Sestu, 4 giugno 2018, Elisa Faedda 1^E, Emma Casavecchia 1^E,Ilaria Pinna 1^C, Giacomo Ledda 1^C, Nicola Brughitta 2^A, Alessandro Garau 2^A, Sara Tinti "^C, Elena Spanu 2^C, Scuola secondaria di Primo grado



A conclusione del Progetto Datinanta, realizzato dagli alunni delle classi 1^A, 1^C, 1^E, 2^A e 2^C della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Sestu, in collaborazione con l’Associazione Datinanta, si è svolto il Seminario di presentazione dei risultati, nella Sala Consiliare del Comune di Sestu che ha patrocinato il Progetto.


Nelle classi coinvolte ci sono anche degli alunni che collaborano con il giornalino scolastico. Abbiamo pensato, quindi, di realizzare delle interviste sugli Open Data. I redattori, a turno, hanno fatto delle domande agli assessori del Comune di Sestu, Andrea Pisu e Matteo Taccori, e agli esperti, Sandro Usai, Simone Scalas e Christian Lai.

Domanda di Giacomo Ledda 1^C: Chi e come si sta occupando del Progetto "Datinanta"?
Risponde Sandro Usai: Noi abbiamo dato un nome alla nostra società in sardo per divertirci però la cosa è seria perché se ne sta occupando il mondo. Comprende ragazzi di 28 nazioni che compongono la Comunità Economica Europea. L'Italia, per quanto riguarda la cultura digitale, è al venticinquesimo posto: ciò significa che non siamo  i più bravi. Abbiamo ancora tante cose da imparare. Quindi ciò che sta portando avanti la vostra dirigente scolastica, Alessandra Patti, insieme al corpo docente, è straordinario, difficile, tanto più perché noi italiani non siamo attenti al digitale. Certo, i tempi sono cambiati anche in Italia: noi contavamo con le dita, voi invece avete molti altri strumenti a disposizione. Mi chiedete, inoltre, chi si sta occupando del Progetto Open Data. Beh…  Noi, cioè io, Christian, Simone, siamo una piccola cellula rispetto al mondo. Sapete quanto valgono i dati aperti? I dati valgono 300 miliardi di euro. In Europa saper manovrare i dati significa toccare un valore che oggi è stimato in 300 miliardi di euro. È un investimento per il futuro. Voi dovete capire, ragazzi, visto che siete giovanissimi, che su dieci nuovi mestieri che ci saranno da qui al 2011, che è vicinissimo per voi, otto di questi mestieri non li conosce ancora nessuno. Nessuno sa quali saranno. Quindi bisognerà investire nel digitale. La scuola sta facendo questo, così come vi sta insegnando le altre materie, vi sta insegnando anche a conoscere questo nuovo mondo che offrirà nuove opportunità.

Domanda di Nicola Brughitta  2^A: A che scopo state seguendo questo Progetto?
Risponde Sandro Usai: Sicuramente non per soldi, ma per il desiderio di divulgare la cultura del digitale dove possiamo. Quindi non per guadagnare, anche se ci si rende conto che l'elemento più importante della gestione dei dati è quello economico. Quindi voi dovete capire che si può far diventare quest’attività un mestiere. E non è necessario essere matematici. Sappiate che i più bravi con i dati sono coloro che hanno fatto studi in filosofia, insieme a quelli che provengono dalle facoltà d’ingegneria. È davvero strano, ma è così. La gestione dei dati non appartiene solo ai matematici.

Domanda di Alessandro Garau 2^A: Grazie a questo Progetto, ci saranno dei vantaggi per gli artigiani sestesi? Se sì, quali?
Risponde Christian Lai: Sicuramente oggi voi avete fatto un lavoro straordinario perché con questa attività avete raccontato il vostro territorio. Anch’io, che non sono di Sestu, oggi ho imparato tantissime cose perché ho conosciuto una parte della vostra realtà artigianale. Quindi, come prima ricaduta del risultato di questo lavoro, c’è sicuramente far conoscere alle persone la realtà artigianale attraverso coloro che lavorano a Sestu.

Domanda di Alessandro Garau 2^A: Cosa farete in futuro per questo progetto?
Risponde Simone Scalas: Sicuramente continueremo a proporre delle attività ai Comuni, alle scuole, a coloro che sono interessati alla raccolta e alla diffusione dei dati.

Domanda di Ilaria Pinna 1^C: Gli Open Data del Comune sono tenuti in un archivio on line o cartaceo?
Risponde Andrea Pisu: Tutte le informazioni che vengono dall'attività normale del Comune sono già online. Non sono ancora in relazione l’uno con l'altro attraverso dei software, ma questi dati esistono e possono essere estrapolati. Mi riferisco ai dati demografici, ai dati di bilancio... Sta nascendo proprio in queste settimane un team di persone che si occuperà di tenere aggiornati in un tempo molto stretto i dati relativi alle attività più importanti del Comune.

Domanda di Emma Casavecchia 1^E: Quali programmi usate per conservare i dati?
Domanda di Elisa Faedda 1^E: Quali programmi usate per rendere i dati visibili al pubblico?
Risponde Matteo Taccori: Purtroppo nel nostro Comune si fa ricorso ancora molto al cartaceo, però recentemente abbiamo cercato, anche grazie agli sforzi dell'amministrazione, di realizzare delle piattaforme digitali dove si possono consultare i dati che normalmente vengono elaborati nel Consiglio Comunale. Abbiamo cercato di realizzare delle piattaforme dove i consiglieri, cioè i “politici”, potessero consultare i dati che vengono elaborati nel Consiglio Comunale. Abbiamo sfruttato la piattaforma che era già presente nel Comune di Sestu, cioè il sito del Comune di Sestu, quindi ci siamo creati un’area riservata all'interno di questo sito dove i documenti sono sempre presenti, sempre disponibili, però, appunto, solo per i consiglieri perché sono documenti di consultazione strettamente riservata ai consiglieri. Successivamente, i dati passano alla pubblicazione sempre nel sito del Comune con varie modalità. Non abbiamo dei programmi di riferimento. La maggior parte dei documenti prodotti dall'amministrazione sono dei documenti in PDF, di conseguenza non abbiamo applicativi specifici. L'amministrazione, invece, in senso più lato, quindi tutta la burocrazia che viene gestita dal Comune, utilizza delle Software House. Nel caso specifico, possiamo dire che il comune di Sestu utilizza una Software House che si chiama Datagraph che viene utilizzata anche da altri comuni.

Domanda di Nicola Brughitta 2^A: Quali dati sono disponibili presso il sito del Comune di Sestu?
Risponde Matteo Taccori: È possibile trovare tutto ciò che riguarda l’Ente, a partire dai dati demografici sino alle delibere più recenti. Come diceva Andrea, ci sono tutti i dati ovviamente, però parliamo prevalentemente di atti. Quindi di tutto ciò che l'amministrazione produce per attivarsi sul territorio, incidere sulla vita dei cittadini. Però in termini di dati è possibile trovare di tutto, dall'anagrafe alle pubblicazioni di matrimonio, alle determine dei vari settori all'interno del Comune alle delibere di Giunta e di Consiglio. È veramente un mondo molto vasto perché l'amministrazione si occupa di tutti gli aspetti della vita dei cittadini.

Domanda di Sara Tinti 2^C: Quali dati potrebbero essere interessanti per noi ragazzi?
Risponde Andrea Pisu: Questo diventa un argomento più complicato. Quali dati vorresti avere? (“Quelli che mi servono”, risponde Sara, n.d.r.). I dati sono importanti, perché raccontano la realtà, la nostra realtà. Quanto siamo consapevoli di quello che abbiamo intorno? Se ne siamo consapevoli, uno strumento ottimo per esserne ancora più consapevoli è conoscere i dati. Però, se non sappiamo cosa cercare, è difficile. Queste informazioni sul sito ci sono tutte. L'onere di andare a trarre da questi dati le informazioni è del cittadino e attraverso gli Open data si può rendere questa attività più semplice.


Elisa Faedda 1^E, Emma Casavecchia 1^E,Ilaria Pinna 1^C, Giacomo Ledda 1^C, Nicola Brughitta 2^A, Alessandro Garau 2^A, Sara Tinti "^C, Elena Spanu 2^C

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