mercoledì 17 febbraio 2021

Giornata dei calzini spaiati, Scuola dell'Infanzia di via Gagarin, a cura dell'insegnante Mariolina Argiolas


Nata dall’idea di una scuola primaria in provincia di Udine con lo scopo iniziale di suscitare interesse verso l’autismo e la disabilità, nel tempo la Giornata dei calzini spaiati ha assunto il connotato più ampio di sensibilizzazione ed educazione alla diversità e, nell’anno del Covid ha un valore in più: quello di farci sentire meno soli!

“Quest’anno più di sempre ci sentiamo tutti calzini spaiati e ci sentiamo un po’ soli. Però come i calzini non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!”

Come in passato, la scuola dell’infanzia “J. Gagarin”ha aderito alla iniziativa, per diffondere fra grandi e piccini lo spirito della amicizia e della accoglienza, veicolando il messaggio che “diverso”non è sinonimo di brutto o cattivo, che è importante guardare all’altro senza giudicare, imparando a considerarlo speciale proprio per la sua unicità.

L’accoglienza e l’accettazione dell’altro da sé sono valori etici fondamentali per lo sviluppo di ogni società civile e, in quanto tali, trovano piena rispondenza nelle scelte educative della nostra scuola.

 

Ciascuna sezione ha sviluppato le attività in modo diverso ed adeguato all’età dei bambini.

Nella classe dei più piccoli, i treenni, hanno visionato alla Lim una video lettura con Kamishibai della storia “Lino il calzino” e hanno creato il calzino della amicizia con la mescolanza dei colori.


        

Nelle sezioni A e B le attività didattiche hanno preso spunto dall’ascolto di una filastrocca ...

Dopo aver osservato con attenzione e stupore le calzette decisamente strane dei compagni, un bambino chiede:” maestra, perché oggi hanno tutti le calze così?”

“Perché oggi è una giornata speciale!” risponde la maestra “Oggi impareremo che avere i calzini spaiati ci fa più belli e colorati!”.

Così si procede prima alla lettura della filastrocca, poi alla sua drammatizzazione ed infine  ad un divertente e coloratissimo girotondo fatto di piedini tutti diversi e coloratissimi.

Anche il bambino prima un po’ imbarazzato – perché a differenza dei compagni non aveva voluto indossare i suoi calzini spaiati, si unisce al girotondo ed inizia a giocare.





Nella sezione C dei bambini prescolari le attività sono iniziate nei giorni precedenti con l’ascolto della fiaba drammatizzata “La guerra dei calzini”, che ha dati l’input per una conversazione sulla diversità e sulla unicità di ciascuno; ognuno ha riflettuto sulle diverse unicità e competenze: “io sono bravo a guidare il monopattino … però non so disegnare bene!”, “Io so vestirmi da solo … però non so cancellare!”, “io so cantare L’uomo ragno … però non so disegnarlo!”; tutti i bambini hanno verificato di essere “diversi” nei gusti e nelle abilità. Successivamente hanno riflettuto sull’esperienza di incontrare bambini “diversi da loro”: “Al campo estivo ho conosciuto un bambino: non era piccolo come me e aveva la pelle un po’ nerina …”; “Io ho giocato con un bambino con i capelli fatti a ciuffo e i vestiti un po’ diversi …”;“ Io ho giocato con un bambino con la pelle un po’ marron ”.

Entusiasti per l’accento sulla diversità dei calzini, il giorno successivo hanno ideato liberamente una fiaba, laddove tutti i calzini spaiati del mondo vivono e giocano insieme all’interno di un castello con re, regine e principesse … tutti calzini!

Il 5 febbraio – Giornata dei calzini spaiati- i bambini e le maestre sono venuti a scuola con le calze spaiate e con in mano un altro calzino da appendere in classe, per creare “il calzino della amicizia”.

Ognuno ha creato dei messaggi di amicizia per i compagni e li ha infilati nel calzino: tutti sono andati a casa entusiasti, carichi di biglietti affettuosi ed allegria!












Natale, Scuola dell'Infanzia di via Gagarin, a cura dell'insegnante Mariolina Argiolas





Quest’ultimo  Natale si prospettava un po’ triste ed anomalo, ancor più per i bambini della scuola dell’infanzia, abituati a vivere un mese di preparativi festosi che coinvolgevano attivamente anche le famiglie all’interno delle classi nella creazione collettiva di maglioni ed addobbi natalizi.

Lo spazio scuola-famiglia si era ristretto alla cancellata d’ingresso, simbolo di un limite invalicabile, spesso incomprensibile ai bambini più piccoli che chiedevano ancora la rassicurante presenza della mamma per essere accompagnati all’interno della classe.

Vedere la nostra scuola desolata e disadorna acuiva lo sconforto … e allora? Su, forza: rimbocchiamoci le maniche e diamo vita alla nostra scuola!

Abbiamo discusso il problema con i bambini più grandi che hanno pensato di addobbare proprio quella cancellata che ci divideva da genitori e familiari: un “ponte” colorato e festoso fra interno ed esterno, fra un Noi e Loro, un modo per condividere nonostante le limitazioni.

I bambini hanno iniziato la raccolta di pigne e rametti nel  giardino scolastico per creare addobbi originali e ecologici; armati di colle e pennelli hanno dato vita agli alberi di Natale di sezione: tutti diversi ma tutti vicini …





Alle stelline e palline rosse hanno affidato i loro pensieri ed auguri: qualcuno ha dedicato un pensiero ai nonni, agli amici, alle … renne di Babbo Natale! Altri hanno espresso l’augurio che il brutto coronavirus andasse via per sempre …

Su Classroom ogni sezione ha condiviso foto e piccoli filmati con la recita delle poesie natalizie, i canti e le danze festose, affinché anche a casa i familiari potessero partecipare alla gioiosa atmosfera natalizia.



E allora, nonostante tutto, è stato nuovamente Natale anche nella nostra scuola: i genitori sorridevano leggendo i pensieri dei bambini; i piccoli facevano a gara per mostrare ai familiari la “loro” pigna o la pallina colorata …  e l’attesa dietro la cancellata sapeva davvero di Scuola …

Nonostante tutto …  si può Fare, si può Condividere per stare Insieme!


I DIRITTI E LA GIORNATA DELLA MEMORIA, CLASSE 4^B, Scuola Primaria, a cura dell'insegnante Valeria Pettinau

 

I DIRITTI E LA GIORNATA DELLA MEMORIA - CLASSE 4^B

 CAROLINA MURRU

 LAURA ANGIONI


 LEONARDO TARIS


 FILITSA CROTTI


 MANUEL MURRU


ELEONORA PINTORI







UN ANNO CON LA PANDEMIA, Classe 4^B, Scuola Primaria, a cura dell'insegnante Valeria Pettinau

 

UN ANNO CON LA PANDEMIA 4^B

QUESTO PERIODO DI COVID PER ME E’ STATO…

Per me questo periodo di Covid è stato molto pesante: non ho potuto vedere i miei parenti e i miei amici, ho dovuto seguire delle regole specifiche e non ho fatto delle cose che prima facevo tranquillamente.

All’inizio avevo un po’ di paura ma pian pianino è sparita e adesso mi sto sempre di più incoraggiando dicendomi: “Dai Lory, i casi stanno diminuendo, e da un momento all’altro la pandemia finirà!”.

Aspetto questo momento con ansia e quando terminerà ho già deciso di fare una mega festa con tutti i miei parenti e i miei amici, quando arriverà questo giorno sarò felice come non mai!


LORENZO ARGIOLAS 4^B

 

IL PERIODO DI COVID 19 

Ciao, sono Manuel e vi racconterò questo periodo di Covid 19.

Tutto questo è iniziato l’anno scorso, però la parte più brutta e che intorno al 10 marzo è iniziato il lockdown, è stato quel periodo interminabile nel quale siamo restati tutti rinchiusi.

Durante la quarantena abbiamo fatto delle videolezioni.

D’Estate tutta Italia ha lasciato il freno e si è lasciato trascinare dalla bellissima stagione.

Il rientro a scuola è stato un po’ difficile perché non eravamo abituati a stare con la mascherina. Poi sono ricominciate le videolezioni ma dopo quella piccola quarantena non si sono più viste!

E’ stato un Natale un po’ strano, per non parlare di Capodanno.

Adesso andiamo dritti nella retta via e speriamo di non tornare mai più in quarantena a fare videolezioni. 

MANUEL MURRU

 

UN ANNO DI COVID19 

E’ iniziato tutto normalmente, quando ci fu il primo caso di Covid nessuno si preoccupava perché si pensava che fosse una normalissima influenza come le altre.

C’erano ancora poche notizie al telegiornale e non si conosceva ancora il nome poi è stato chiamato Coronavirus e ad un tratto si è trasformato in una catastrofe. L’ho scoperto quando mio papà mi ha detto che dovevamo tenere le distanze e la mascherina, a me sembrava esagerato ma da quel che è successo non è esagerato per niente.

Dopo con tutti i contagi c’è stata la quarantena che per me da un lato è stata brutta e dall’altra bella, perché ci siamo tutti sbizzarriti in famiglia e tutto sommato ci siamo divertiti un sacco. In effetti riuniti in balcone a cantare ha reso la quarantena speciale ma la DAD non ci voleva. Di sicuro non è stata bella con tutti i problemi di connessione che non si capiva nulla, ma mi ritengo fortunata perché ci sono bambini che non hanno fatto niente invece di imparare e studiare, quindi…meglio di così non poteva andare!

Fortunatamente è finita, anche se dopo tre mesi e mezzo e siamo ritormnati a scuola con mascherine e distanze, però non importa, quel che conta è imparare!

Quindi se continuiamo a rispettare tutti quanti le regole ritorneremo alla normalità!  #ANDRA’TUTTOBENE.

CAROLINA MURRU 4^B


LA MIA ESPERIENZA IN QUARANTENA 

Il coronavirus, detto Covid, ha causato una pandemia. In Italia è iniziato il 9 marzo 2020 e piano piano ha iniziato ad espandersi. A causa di tutto ciò hanno chiuso le scuole perché i contagi stavano aumentando. Abbiamo iniziato a fare lezioni online da casa, e questo secondo me ha causato svantaggi perché il computer si bloccava quasi sempre e non riuscivo a seguire la lezione. Questo succedeva perché tutte le persone erano connesse.

Appena finivo le lezioni facevo i compiti e giocavo tanto, potevo fare solo quello, le giornate erano sempre più noiose e anche i giochi più divertenti lo stavano diventando. L’unica cosa che mi divertiva sempre era giocare con mio fratellino. Dovevo stare più di due mesi a casa, mi mancava stare con gli amici, mi mancava scendere giù in strada per andare in bicicletta.

All’inizio ero felice perché la scuola era chiusa, dopo un po’ mi sono accorta che non era così bello… non vedevo nessuno.

A maggio avevamo finito la quarantena e potevamo uscire, ma con la mascherina! La odiavo, non riuscivo a respirare e senza non potevo fare nulla.

A settembre, ritornati a scuola, la mascherina la tenevamo per 5 ore, avevamo i banchi distanziati e le matite ele penne dovevano avere il nome.

Adesso siamo a febbraio 2021 e la situazione è cambiata poco.

Spero che tutto questo finisca presto così potrò tornare a danza e alla normalità! 

AURORA TROIS 4^B

 

QUEST’ULTIMO ANNO CON IL COVID

In questo ultimo anno del Covid mi sento molto arrabbiata perché le mascherine non mi piacciono affatto, dobbiamo essere distanziati, poi a una certa ora dobbiamo stare a casa perché c’è il coprifuoco e non posso nemmeno andare a mangiare la pizza!

Non ci possiamo abbracciare e i nostri parenti si possono prendere il Covid.

Quando è arrivato il Covid 19 ci hanno tenuti tutti in quarantena, abbiamo fatto le videolezioni, non ci potevamo spostare dal nostro paese e non potevo andare dai miei nonni e mi sentivo arrabbiata e triste.

In Estate, per fortuna, potevamo di nuovo spostarci, uscire la sera, cenare fuori e andare al mare.

A Settembre hanno riaperto le piscine, mi sono iscritta subito e come per magia hanno richiuso! Hanno riaperto le scuole e abbiamo finito le videolezioni.

Quando sono rientrata a scuola ho scoperto che dovevamo indossare la mascherina, dovevamo mantenere le distanze e di queste regole non ero per niente contenta!

Piano piano mi sono abituata, spero che un giorno finisca tutto questo e che potremo tornare alla normalità perché questo anno ha fatto un po’ “SCHIFETTO”!!!

MIKAELA SANNA 4^B

ALCUNE OPINIONI SULL’APPRENDIMENTO INTERVALLATO, Classe 4^B, Scuola Primaria, a cura dell'insegnante Valeria Pettinau

 

ALCUNE OPINIONI SULL’APPRENDIMENTO INTERVALLATO, Classe 4^B, Scuola Primaria, a cura dell'insegnante Valeria Pettinau



 UN MODO SPASSOSSO PER FARE LEZIONE

A gennaio abbiamo sperimentato un progetto per imparare le CIVILTA’ DEI FIUMI con l’APPRENDIMENTO INTERVALLATO, un modo diverso e divertente per fare lezione.

Per prima cosa abbiamo visto un Power Point dove vi erano presentate le Civiltà dei Fiumi. In seguito, per fare una pausa e staccarci dall’argomento, la maestra ci ha consegnato dei mandala, piccoli disegni da colorare.

Dopo, per lavorare in gruppo, l’insegnante ha dato dei cartoncini colorati e delle schede con le informazioni da ritagliare e collegare a delle immagini e realizzare uno schema. Abbiamo fatto nuovamente una pausa terminando i mandala e infine abbiamo verificato attraverso delle domande se avevamo ascoltato.

Ci siamo divertiti un mondo a colorare, ritagliare e incollare.

Laura Angioni, Gabriel Chessa, Manuel Murru



IMPARIAMO CON L’APPRENDIMENTO INTERVALLATO

L’APPRENDIMENTO INTERVALLATO è una lezione breve con pause che spiega con felicità.

Prima di tutto abbiamo guardato una presentazione con immagini e informazioni sulle Civiltà dei Fiumi.

Dopo aver imparato tante cose, ci siamo rilassati colorando dei mandala. Poi, divisi in gruppo, abbiamo lavorato sui cartelloni per spiegare l’argomento e successivamente abbiamo finito di colorare i mandala, che alla fine sono risultati meravigliosi.

Abbiamo terminato con una verifica su ciò che avevamo imparato.

Ci siamo divertiti un sacco perché abbiamo lavorato in gruppo e la lezione ci è piaciuta molto!

Nicholas Cau e Mikaela Sanna



DIVERTIMENTO IN GRUPPO

Ciao, noi siamo Carolina e Matteo e facciamo parte della 4^B, vi racconteremo di quando abbiamo fatto l’apprendimento intervallato di Storia.

La lezione era organizzata in questo modo: abbiamo visto una presentazione che parlava delle Civiltà dei Fiumi, poi ci siamo staccati dall’argomento e clorato dei mandala invernali, dopodiché abbiamo ripreso con il lavoro e divisi in gruppo abbiamo ritagliato, incollato, scritto e colorato. Abbiamo abbinato le foto alle scritte poi un’altra pausa con i mandala e infine abbiamo fatto una verifica sull’argomento per vedere se eravamo stati attenti.

Abbiamo provato ansia, adrenalina e felicità, sembravamo a MasterChef, tutti urlavano e ridevano e non si capiva più niente.

All’interno del gruppo tutti avevamo un compito diverso ma alla fine tutti lavoravamo per la stessa cosa. E’ stato strano, ma bello!

Matteo Angius e Carolina Murru




DIVERTIAMOCI CON IL PROGETTO CINE LAB, Classe 4^B, Scuola Primaria, a cura dell'insegnante Valeria Pettinau

 

DIVERTIAMOCI CON IL PROGETTO CINE LAB

 

Quest’anno alcune scuole hanno partecipato ad un progetto di CINEMA intitolato “FUTURE CINE LAB”, a cui abbiamo partecipato anche noi della classe 4^B della scuola primaria Gianni Rodari e tutti parteciperemo al Concorso finale.

Abbiamo iniziato questo progetto a novembre e finito a dicembre 2020.

Per prima cosa abbiamo conosciuto i 4 esperti, Simone, Luisa, Pierfrancesco e Francesca, che ci hanno spiegato come funziona la tecnica CLAY MOTION cioè, la tecnica per realizzare i personaggi, oggetti…, con l’uso di materiali modellabili, nel nostro caso, la plastilina; successivamente vengono fotografati e montati in una serie di fotogrammi in successione per poter realizzare l’animazione (il nostro corpo animato).

 

Ci siamo divertiti tanto perché all’inizio abbiamo visto il film d’animazione “L’isola dei cani” che era realizzato proprio con questa tecnica.

ALESSANDRO

Durante questo progetto ci siamo divertiti a disegnare robot, fabbriche, operai, oggetti vari, numeri romani, rulli trasportatori e sfondi. Poi li abbiamo riprodotti con la plastilina e montati, animati, perfezionati e personalizzati.
 

 Poi abbiamo fatto conoscenza degli strumenti tecnici-professionali: microfoni, cuffie, videocamere, ciak e abbiamo imparato ad usare i piani per inquadrare. Siamo diventati tutti registi, attori tecnici del suono. Infine siamo stati intervistati e abbiamo fatto anche le voci dei personaggi. 


Abbiamo faticato un po’ma è stato meraviglioso e ci siamo divertiti un mondo e lo vorremo rifare milioni e miliardi di volte.

Purtroppo il progetto è finito molto velocemente, a Marzo ci sarà la premiazione del concorso, che sfortunatamente, a causa del Covid, è stato organizzato online e non in presenza. L’obiettivo è arrivare primi e vincere, aspettiamo ansiosamente la premiazione.

In ogni caso non dimenticheremo questa esperienza.

                                                                                   CLASSE 4B








Il giorno della Memoria, Classi 5^A e 5^B, Scuola Primaria, a cura dell'insegnante Pina Pala

 

A cura delle classi 5^ A e 5^ B

Scuola Primaria Rodari

Ins. Pina Pala


IL DIARIO DI ANNA FRANK

·      Chi era Anna Frank?

Anna Frank era una ragazzina tedesca di origini ebraiche che viveva in Germania con i genitori e la sorella Margot. Erano benestanti.

·      IL TRASFERIMENTO AD AMSTERDAM (OLANDA)

Dopo le leggi razziali emanate da Hitler nel 1933, la famiglia si trasferisce in Olanda, dove Otto Frank, il papà di Anna fonda una fabbrica di marmellate.

·      ALLOGGIO SEGRETO

Nel 1942 la situazione in Olanda peggiora quindi, per sfuggire alla persecuzione dei nazisti, vivono per 2 anni nascosti in un alloggio segreto con la famiglia Van Pels e il dottor Dussel. Anna scrive il suo diario a cui confida i suoi pensieri.

·      SCOPERTA DEL NASCONDIGLIO E DEPORTAZIONE NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZISTI

 

Vennero scoperti, arrestati, e poi portati in diversi campi di concentramento (Auschwitz-Mauthausen-Bergen Belsen).

Morì prima la madre e, un anno dopo, morirono sia Margot che Anna, entrambe di tifo. Sopravvisse solo il padre. Tre settimane dopo la loro morte gli inglesi liberarono il campo di Bergen Belsen.


IL DIARIO DI ANNA FRANK

 


“QUELLO CHE E’ ACCADUTO

NON PUO’ ESSERE CANCELLATO,

MA SI PUO’ IMPEDIRE

CHE ACCADA DI NUOVO”.

Anna Frank

 

Il 12 giugno 1942, per il suo compleanno venne regalato ad Anna un diario. Nel diario scriverà per due anni le sue gioie e i suoi dolori, le sue speranze e i fatti di tutti i giorni. Si rivolge al diario chiamandolo “Kitty” come un’amica immaginaria. Il diario venne ritrovato nell’alloggio segreto e consegnato a Otto Frank, unico superstite della famiglia, alla fine della guerra.







 

 

 

 

 

 


 

Le nostre riflessioni sulla Giornata della Memoria, Classi 5^A e 5^B, Scuola Primaria, a cura dell'insegnante Pina Pala

 Le nostre 

riflessioni











27 GENNAIO 2021: IL GIORNO DELLA MEMORIA, Classe 5^C, a cura dell'insegnante Manuela Ruggeri

 

27 GENNAIO 2021: IL GIORNO DELLA MEMORIA

CLASSE 5^ C

Scuola Primaria “Rodari”

Ins. Manuela Ruggeri












Come Mary Anning - a cura della Scuola d'Infanzia "Maria Lai"

Come Mary Anning Curiosità, scoperta, creatività, invenzione Conoscete Mary Anning ? Vi diciamo come l’abbiamo conosciuta. Maestra Alessia Z...