venerdì 17 febbraio 2023

Il Fumetto, di Aurora Maria Cadau, Classe 2^H, Scuola secondaria di Primo grado

 

IL FUMETTO

Tutti noi conosciamo il fumetto, quel libro disegnato che ci narra i fatti attraverso delle immagini dove sono presenti dei dialoghi e dei disegni, dai più semplici come “Topolino” ai più difficili come “Tex”.

Ma ci siamo mai chiesti come è nato il fumetto? Da chi è stato inventato? Quando e dove ha avuto origine?


Le Origini


Il fumetto, chiamato anche giornalino, albo o romanzo a fumetti, è un tipo di testo caratterizzato dalle immagini dove la narrazione viene condotta dai dialoghi inseriti nelle nuvolette.

Esiste sin dall’antichità: infatti, possiamo notare che le prime pitture rupestri erano dei disegni a cui piano piano col tempo si sono associati anche dei testi; tuttavia, il fumetto nasce in America grazie a Richard Felton Outcault con il suo personaggio Yellow Kid, un simpatico bambino con un camice giallo dove venivano scritte delle battute. Il suo esordio, il 7 luglio 1895 sul New York World diede il via all’industria del fumetto statunitense. In realtà ci furono anche altri fumettisti prima di lui, ma che ai tempi non venivano riconosciuti come tali. Un esempio è Rodolphe Topffer che diede alla luce storie come "Histoire de Mr. Vieux-Bois” (1827) e “Dr. Festus” (1829).

Però, c’è una differenza importantissima da sapere tra i primi fumetti e i fumetti che conosciamo noi oggi: i primi fumetti uscivano solo sui giornali.

Venivano messi ai lati delle pagine con dei riquadri che contenevano circa 3 o 4 vignette. Alcuni uscivano giornalmente, con degli episodi autoconclusivi molto piccoli oppure con dei pezzetti di storie che continuavano di giorno in giorno, mentre altri uscivano solo la domenica, con 9, 12 o 16 vignette rappresentate in tavole più grandi.

Iniziarono così a dividersi in due tipi di storie: le comics strips, di genere comico solitamente autoconclusive, e le story trips, di vario genere solitamente a puntate.

Tra le due guerre mondiali, in seguito, vennero inventati i comic book, delle riviste contenenti solo fumetti a puntate di diversi personaggi. Tra le pagine di questi libri nacquero personaggi tuttora famosi, come il pipistrello “Batman” e il mitico “Superman”. 

 

In Italia

 

In Italia il primo fumetto uscì nel 1908 sul Corriere Dei Piccoli, con una storia autoconclusiva, senza palloncini e sviluppata in una sola pagina. Questa formula fu utilizzata fino agli anni ‘70, dove il lettore comunicava con il fumetto attraverso immagini e testi in rima che educavano anche alla metrica poetica e alla prosa. “Kit Karson” (1937), fu uno dei protagonisti di queste vignette, infatti il suo autore, Rino Albertarelli, fu definito pioniere del genere western.

Un’opera importantissima per il fumetto italiano è sicuramente “Corto Maltese” di Hugo Pratt, pubblicato negli anni ‘60. Non è ricordato principalmente per la narrazione, ma per lo stile artistico molto apprezzato da parte dei lettori.     

 

Ai Giorni Nostri

 

Dagli anni ‘80, si sono diffuse le graphic novel, dei romanzi a fumetti autoconclusivi, quindi che non hanno una serie.

Purtroppo dagli anni duemila si è registrata una notevole diminuzione delle vendite, questo grazie ai webcomic, i fumetti online. Sono stati fondati anche dei siti su di essi, come Webtoon, che hanno raggiunto una fama mondiale diventando i maggiori distributori di fumetti, anche se non cartacei.

Tuttavia, molti fumetti che sono partiti dal digitale sono riusciti a esser stampati in una versione cartacea: è il caso di “One-Punch Man”, un manga (fumetto giapponese) uscito il 3 luglio del 2009 sul blog dell’autore, diventato talmente famoso da raggiungere più di 10 milioni di visite in pochissimo tempo permettendogli di essere reso cartaceo.

 

Esistono tantissime tipologie di fumetti, un tipo di fumetto molto famoso è il manga, il fumetto giapponese, caratterizzato spesso dallo stile di disegno infantile e cartoonesco ma ricchissimo di dettagli, infatti i personaggi presentano solitamente gli occhi grandi e tratti particolari.

Una caratteristica di questo fumetto che può confondere è la sua impaginazione: infatti si legge da quella che per noi occidentali è l’ultima pagina, inoltre le vignette si leggono da destra verso sinistra, ma sempre dall’alto verso il basso.

 

Personalmente, amo i fumetti! I disegni, mentre leggo, riescono a farmi sentire ancora più dentro la storia e mi fanno provare quella sensazione di realtà che non sempre riesci a trovare in mezzo alle righe del libro. Detto questo, ti invito a provare a leggerne uno, magari un classico come “Topolino”, oppure, se vuoi vedere più azione, un manga come “Naruto”. Hai una scelta vastissima di generi e disegni!

Sta solo a te scegliere, buona lettura!

 

Informazioni tratte da Wikipedia e https://www.profbordo.it/pluginfile.php/1503/mod_page/content/18/Storia%20del%20fumetto.pdf

 

Aurora Maria Cadau, Classe 2^H, Scuola secondaria di Primo grado



 

1 commento:

  1. bellissimo articolo, anche a me piacciono molto i fumetti, in particolare topolino!

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