martedì 4 aprile 2023

LETTERE DAL FRONTE. Una lettera immaginaria di un soldato, dal fronte della Grande Guerra, di Riccardo Giacobbe, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 3^B

 

Cara mamma,

oggi, 13 agosto 1915, scrivo a te  madre, per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche.

Ieri abbiamo avanzato le truppe verso la frontiera austriaca, ma per sfortuna un soldato nemico mi ha colpito alla gamba destra ferendomi gravemente, perciò domani forse mi amputeranno la gamba.

Pensavo a te, e a quanto dolore provo per non poterti vedere.

Ti racconto come va la vita qui in guerra. Oggi è una giornata di sole splendente che mi giova al cuore, sentire al mattino il cinguettìo degli uccelli che migrano verso una terra lontana da qui mi fa pensare che, un giorno, dopo che finirà la guerra, ti porterò a vedere questi immensi e bellissimi campi che purtroppo radiamo al suolo.

Adesso che sono le 6:00 del mattino, guardo il sorgere del sole che mi ravviva, e mi ricorda quanto sia bella la vita, anche nei momenti difficili come la guerra. Mentre imbraccio il mio fucile, penso a questo peccato commesso nell’uccidere giovani vite austriache, ragazzi che si trovano nella mia stessa situazione.

Spero che riceverai questo messaggio, e che ti rassicuri che io sto bene, e se dovessi passare a vita nuova non piangere per me, piangi per tutti i soldati che ogni giorno muoiono per la propria nazione, per questa guerra, che deve finire.

Ti amo mamma.

Riccardo Giacobbe, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 3^B

I giochi più strani del mondo, di Rodrigo Pili, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 2^G

 

Bentornati, non me ne sono andato.

Signore e signori, quest’oggi vi mostrerò i più strani, bizzarri e meno conosciuti giochi al mondo.

Partiamo!

CORSE STRAVAGANTI

Bene, immaginatevi un giorno di svegliarvi e di decidere di affrontare un percorso a ostacoli di 253,5 m... con vostra moglie sulle spalle! Ebbene sì, questo è uno sport che viene praticato in un torneo annuale, nel mese di luglio. Pensate che lungo il tragitto ci sono addirittura delle pozzanghere! Purtroppo, oltre a essere molto faticoso, è anche severo, perché se il consorte cade… ci sono 15 secondi di penalità! Questo è uno sport che proviene dalla Finlandia e si chiama LA CORSA CON LA MOGLIE.

HORUSSEN

Dopo questo strano sport, volo in Svizzera e rimango scioccato da ciò che vedo: ho sotto gli occhi un disco che, se è lanciato con la giusta tecnica, può arrivare, pensate, a 300 km orari, praticamente più veloce di Flash che cerca di fare uno scatto dopo una settimana di corsa con addosso chili e chili di pesi. Questo è uno sport che consiste nel colpire con un bastone l’“Hornuss” o “Nouss” (il disco) il più forte possibile, in modo da far creare un fischio.

Io lo trovo simile al cricket, ma solo per somiglianza tra mazze e protezioni, infatti questo sport si chiama HORUSSEN.                                  

 SEPAK TAKRAW

Tra i tanti sport che ho trovato c’è anche il SEPAK TAKRAW, che magari è stato creato da un vecchio maestro di arti marziali un tardo pomeriggio utilizzando solo una palla, una rete da pesca e varie mosse di rattan (arte marziale).

Questo è solo uno sport, molto seguito nel sud-est asiatico, simile alla pallavolo ma si usano i piedi e non c’è una squadra, ma solo un terzetto di ragazzi o ragazze. 

SEMBRAVA IL SAHARA E INVECE...

Ah, che bello il Sahara con le  sue oasi, monumenti e cammelli! I cammelli sono molto belli con quelle ciglia, il muso e le gobbe, purtroppo però sono molto difficili da cavalcare. Ecco, immaginatevi uno sport così… cosa?… esiste? Ah, non lo sapevo. Ma è proprio uno sport? E dove si fa? Al Blatherskite Park nella città di Alice Springs nel nord Australia. E com’è? Bello? Si, è molto affascinante soprattutto per la sua difficoltà.

KABADDI

Ora sono in pausa, ma che ne dite di giocare 7 contro 7 a buttarci tutti assieme uno contro l’altro. Ma sai che mi ricorda uno sport bellico, com’è che si chiamava… ah, sì! Kabaddi.

Ma scusa… mi ricorda qualcosa di casa nostra… ah si! S’istrumpa! Ma su questa disciplina si potrebbe scrivere un altro articolo...

Quindi, amici, direi che per ora abbiamo concluso il nostro giro dei giochi più strani del mondo.

Al prossimo incontro! CIAO!


Rodrigo Pili, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 2^G


Il Bullismo, di Aurora Trois, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 1^E

 

 

Per me il bullismo è qualcosa di ingiusto e irrispettoso verso una persona che, magari con un carattere introverso e timido, si lascia rovinare intere giornate dalle minacce e dai commenti che vengono fatti su di lui o lei. 

Il bullismo è un fenomeno che soprattutto viene sviluppato a scuola e io, purtroppo, ho assistito ad alcune scene quando ero più piccola e assicuro che non è stato per niente bello. Allinizio non ci ho dato molto peso, perché tanto mica stava succedendo a me, ma poi ho provato a farmi la domanda: E se succedesse una cosa del genere a me?”

Così, per quanto ci abbia tentato, ho provato a prendere le parti della vittima, cercando di calmare la situazione, ma dopo svariati minuti me ne sono andata lasciando lì da sola la mia compagna di classe e dopo un po’ la situazione è sfuggita di mano.

Adesso mi pento per essermene andata mentre lei cercava aiuto da parte di qualcuno per uscire fuori questa situazione e, ora come ora, per prima cosa se mi ritrovassi in quella situazione avviserei un adulto.

Adesso è molto diffusa una forma di bullismo attraverso i dispositivi elettronici (come telefoni, computer, tablet ecc...) chiamata cyberbullismo. In confronto al bullismo, esso può verificarsi in qualsiasi momento nonostante la distanza geografica della vittima e del bullo. Avviene soltanto con le parole e con le immagini, che a volte fanno molto più male rispetto a uno schiaffo. 

Per me il bullismo è qualcosa che non va sottovalutato, visto che ogni giorno questo fenomeno si espande sempre di più e molti ragazzi si chiudono in se stessi, non escono più di casa per paura che vengano messi in imbarazzo o vengano insultati, o addirittura alcuni si tolgono la vita credendo che ormai sia la cosa migliore da fare, quando in realtà non lo è.

 

Aurora Trois, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 1^E






Il Corso musicale, di Silvia Orrù, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 1^H

 

Le classi a indirizzo musicale, ovvero la sezione H, non è una sezione come le altre; infatti tra i compagni il rapporto non è come quello che c'è in una classe qualunque, c'è un rapporto speciale che lega tutti perché si deve collaborare per essere una buona orchestra.

Al corso musicale si fanno tre ore in più, una di strumento e due di orchestra. 

I ragazzi di pomeriggio o di sera un determinato giorno fanno il rientro di strumenti durante il quale con i loro insegnanti imparano singolarmente lo strumento.

L'orchestra è divisa in quattro famiglie:

-La famiglia degli archetti, in questo caso i violini.

-La famiglia dei pianoforti e delle tastiere.

-La famiglia dei clarinetti.

-La famiglia delle percussioni.

Il corso musicale ha ventiquattro studenti per classe: sei pianisti, sei violinisti, sei percussionisti e infine sei clarinettisti.

L'orchestra fa sia lezioni di teoria (come lo studio delle note, del ritmo, delle alterazioni musicale eccetera) sia lezioni di pratica durante le quali suona tutta l'orchestra.

Che funzione hanno gli strumenti?

 

In orchestra ogni strumento ha una funzione specifica:

-Le percussioni danno ritmo all’orchestra.

-I pianoforti possono dare il tema, cioè la base del brano o la melodia.

-I violini la melodia.

-I clarinetti il tema.

Un giorno in particolare gli studenti devono fare un rientro alle 15:00 ma siccome l'uscita solitamente è alle 14:00, loro hanno la possibilità di restare all'accoglienza cioè portare il pranzo da casa e mangiare a scuola insieme.

 

Curiosità sugli strumenti

Tutti i musicisti dell'orchestra suonano uno strumento, ma i percussionisti suonano più strumenti:

-lo xilofono 

-il metallofono

-il triangolo

-il tamburello basco

-il tamburo

-il piatto

-la batteria.

Il violino è uno strumento che fa parte della famiglia degli archi formata dal violino, dalla viola, dal violoncello e dal contrabbasso. Il violino è dotato di quattro corde che vanno accordate prima di suonare e si suona con l’archetto, che è un pezzo di legno in cui sono sottesi crini di cavallo.

Il clarinetto è uno strumento a fiato formato da un tubo di legno o metallo e prima di suonarlo va composto e accordato; quando si finisce di suonare, si pulisce e scompone.

Il pianoforte è uno strumento a corde percosse da martelletto, che vengono azionati dai tasti. Il pianoforte non ha bisogno di essere accordato perché ha un suono fisso ed esiste sia elettronico che a coda.

Concludendo, frequentare il corso musicale è un'esperienza bella e unica che molte volte può risultare pesante e difficile, dovendo frequentare anche le lezioni di strumento e orchestra, fare ogni giorno i compiti delle varie materie e quelli di strumento, con le varie esercitazioni teoriche e anche suonare. Nonostante ciò, ne vale assolutamente la pena.

 

Silvia Orrù, Scuola secondaria di Primo grado, Classe 1^H



 

 

IL NUOTATORE CORRADO SORRENTINO, di Beatrice Ambu e Vanessa Argiolas, Classe 2^H, Scuola secondaria di Primo grado

 

Corrado Sorrentino è il noto nuotatore che ha percorso la Sardegna a nuoto, fermandosi per varie tappe, percorrendo in tutto… 700 km.
Il suo scopo è quello di trovare fondi per i macchinari da donare agli ospedali pediatrici. La sua iniziativa, infatti, è iniziata a causa della perdita della figlia, Amelia Sorrentino, morta per un malore improvviso. All’età di 7 anni le è stata riscontrata una grave malattia  quando,  durante un allenamento di nuoto, ha perso conoscenza.  Si è scoperto che da i primi anni di vita la bambina   aveva una malformazione di cui i dottori non erano a conoscenza. Nonostante il dolore, il papà e la mamma di Amelia, Rossana Pintus, hanno voluto che gli organi della figlia venissero donati affinché altri bambini potessero ritrovare la speranza di una vita migliore. Il papà porta avanti la manifestazione sportiva per contribuire in modo concreto alla ricerca, che è l’unica cosa che può veramente sconfiggere la malattia.

In una sua tappa a Porto Pino ho avuto la possibilità di incontrarlo.

Durante l'intervista Corrado dice: "Amelia in qualche modo ci ha dato un’opportunità, ci ha messo davanti a una circostanza che secondo me è un prosieguo per una vita migliore."

"Mi sono tatuato due parole nelle mani" racconta, "Love e Life, che sono le parole che ci motivano per andare avanti".

Più tardi alla manifestazione dopo la gara, hanno allestito un capannone in cui si potevano lasciare delle offerte o comprare degli oggetti. Io ho dato il mio contributo comprando questo bracciale.

 

Beatrice Ambu e Vanessa Argiolas, Classe 2^H, Scuola secondaria di Primo grado





Intervista ad un atleta della nostra scuola, Samuele Flaviani, che ci ha rappresentato alle Nazionali di atletica, di Francesco Miliddi, Classe 3^B, Scuola secondaria di Primo grado

 

Vi siete mai chiesti se sia possibile conciliare gli impegni scolastici con le proprie passioni?

Il nostro compagno Samuele Flaviani, campione di atletica del nostro Istituto, oggi ci racconta l’impegno e l’importanza del lavoro che ogni giorno svolge tra le piste di corsa ed i banchi di scuola.

Sin dall’età di sette anni, Samuele ha scoperto di avere una grande passione, quella per l’atletica leggera, e un sogno: diventare un atleta professionista.

Abbiamo pensato di porre alcune domande al nostro compagno.

Domanda: Come è andata l’ultima gara a cui hai partecipato (2km di corsa campestre)?
Risposta: La corsa è andata bene. Sarebbe potuta andare meglio, ma sono felice perché la resistenza non è la mia specialità.

D.: Cosa ti piace dell’atletica?

R.: A me dell’atletica piace tutto, mi piace la corsa, i lanci, i salti. Mi piacciono tutte le specialità.

 

D.: Quanto tempo dedichi agli allenamenti durante la settimana?

R.: Vado quattro volte alla settimana e mi alleno per  un’ora e mezza/un’ora e quarantacinque.

 

D.: Riesci a conciliare gli impegni sportivi con quelli scolastici? In che modo?

R.: Sì, riesco a conciliare sport e scuola perché faccio i compiti durante il sabato e la domenica, in modo da essere libero durante la settimana. Così riesco ad anticipare alcuni compiti per il giorno dopo, in modo da andare agli allenamenti tranquillo e senza fretta.

 

D.: Si dice che lo sport sia sacrificio, lealtà e disciplina. Sei d’accordo con questa affermazione e perché?

R.: Sì, sono d’accordo. E’ sacrificio perché, ad esempio, spesso vorresti uscire con i tuoi amici, ma non puoi perché devi andare agli allenamenti; inoltre, si fatica molto. Lealtà, sicuramente; infatti, ci deve essere un sentimento di lealtà verso i tuoi avversari. La disciplina poi è fondamentale, perché è necessario rispettare le regole dello sport e riuscire ad affrontare gli sforzi necessari per raggiungere i propri obiettivi.

Grazie a Samuele abbiamo capito che, con la giusta motivazione e tanta organizzazione, è possibile inseguire i propri sogni, nonostante ciò richieda impegno, costanza e sacrificio, sapendo trovare un’armonia tra i propri obiettivi ed i propri doveri, anche scolastici.

Francesco Miliddi, Classe 3^B, Scuola secondaria di Primo grado



 

 

QUANDO L'UMANITÀ POTRÀ DI NUOVO POGGIARE I PIEDI SULLA LUNA? IL "PROGRAMMA ARTEMIS III", di Marco Cogoni, Classe 2^B, Scuola secondaria di Primo grado

 

E’ ormai dal 1972 che l'umanità non riesce ad atterrare sulla Luna, infatti dopo quella data i principali sostenitori del progetto hanno rinunciato ad un nuovo allunaggio, e hanno preferito mandare sul tessuto lunare solo robot. Ma perché?

 

Beh, la risposta è molto semplice: per una questione di sicurezza, ribadita più e più volte dall'amministratore della NASA, James Frederick Bridenstine,

Infatti, moltissimi astronauti morirono, soprattutto in alcuni test, che non favorivano le norme di sicurezza.

 

Ma tutto ciò potrebbe cambiare grazie al "Programma Artemis", un programma di quattro differenti missioni che riprendono il sogno dell'umanità di viaggiare tra i pianeti/sistemi, e lo fa diventare realtà. Ma andiamo nello specifico: il primo programma di prova è stato lanciato il 16/11/2022 alle 7:47 ora italiana, e sembra che già dai primi giorni stia riscuotendo un grosso successo.

 

Però noi oggi parleremo del più interessante tra i quattro Programmi, il "Programma Artemis III", ovvero il più ambizioso: riuscire a fare arrivare nuovamente un intero equipaggio sulla Luna, per cercare di controllare le modifiche che ha subito il tessuto lunare, e poi col tempo cercare di stabilire una base sulla Luna, per arrivare in futuro su Marte.

 

Ovviamente, il piano è molto futuristico, molto costoso, però se ci pensiamo la NASA assieme a SPACEX, per il momento sta programmando solo l'allunaggio, che sarebbe comunque un grandissimo passo avanti, dopo circa 50 anni che l'umanità non torna sulla Luna.

 

Per il momento possiamo solo aspettare, in quanto nel 2021 la NASA aveva testimoniato che il Programma Artemis III sarebbe iniziato nel 2025, ma dopo la recente prova del Programma Artemis I, non siamo più certi che la data sia la stessa, in quanto molte persone , che hanno partecipato alla prima prova, hanno sostenuto che il progetto potrebbe anche cominciare nel 2028!

 

Ovviamente queste date non sono ancora confermabili, quindi queste informazioni sono daprendere con le pinze”.

 

Marco Cogoni, Classe 2^B, Scuola secondaria di Primo grado



 

 


DA HOBBY A VERA E PROPRIA ECONOMIA: IL MONDO DELLE CARTE POKÉMON DIVENTA UN BUSINESS, di Marco Cogoni, Classe 2^B, Scuola secondaria di Primo grado

 

Tutti quanti conosciamo il mondo delle carte pokémon, dai più piccoli ai più grandi, ma forse molti non sanno che ormai le carte pokémon stanno diventando un vero e proprio investimento finanziario.

 

E già, i piccoli mostriciattoli sono di solito collezionati da ragazzi di età superiore ai 4 anni, ma negli ultimi anni stanno diventando un vero fiore all'occhiello per i collezionisti accaniti, che arrivano a spendere migliaia di euro per una carta. Ma perché così tanta passione per questo tipo di collezionismo ?

 

Per dare questa risposta dobbiamo tornare indietro nel tempo, al 10 gennaio 2000, quando in Italia veniva trasmessa la prima puntata del cartone televisivo "POCKET MONSTER", l'originale nome del cartone animato, poi cambiato in "POKEMON".

 

Il cartone televisivo ebbe un successo inaudito, tutti i bambini dell'epoca ogni giorno aspettavano davanti al televisore una nuova puntata, e molti si dirigevano verso l'edicola più vicina, per andare a comprare un pacchetto di carte Pokemon: sì, perché le carte erano uscite un anno prima, sempre in Italia. E da lì partì la pokémania

 

E poi ritorniamo ai giorni nostri: infatti, moltissime carte, o set  "insieme di bustine", non vengono più stampate, e quindi sono molto difficili da trovare, in particolare i leggendari "set base", i primi set di bustine Pokémon mai venduti.

 

Pensate che l'ultima asta, che si è svolta per cercare di vendere un set base, è arrivata alla spropositata cifra di 103.426 mila euro, un prezzo che fa spalancare gli occhi.

 

Ovviamente, ogni persona può spendere ciò che vuole per alimentare le proprie passioni, ma è anche vero che ognuno può esprimere la propria opinione.

 

Marco Cogoni, Classe 2^B, Scuola secondaria di Primo grado



 

 

Dalle elementari alle medie… che salto!, di Carolina Murru, Classe 1E, Scuola secondaria di Primo grado

 

Cari lettori, benvenuti!  Oggi vi esporrò un argomento che nella vita delle persone si presenta in modo molto difficile: il passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie.

Per alcune persone può essere difficile cambiare scuola, classe e amici.

Infatti oggi, attraverso questo articolo, vi racconterò come mi sono sentita io.

 

Mi sentivo molto agitata appena sono finite le scuole elementari, perché dopo cinque anni passati con le stesse persone mi sembrava strano cambiare abitudini e non rivedere ogni giorno i miei amici, però ero anche curiosa e felice di cambiare scuola.

Invece l'idea di non vedere più i miei compagni di classe ogni giorno mi metteva ansia, perché forse la maggior parte di loro non li avrei più visti.

È stato difficile anche integrarsi in una nuova classe e, visto che i miei compagni non mi conoscevano ancora, avevo paura di fare una brutta prima impressione, anche perché sono stata sempre un po' timida. Per fortuna sono capitata in classe con alcuni dei miei amici.

 

All'inizio la classe che mi è capitata alla scuola media non mi piaceva tanto e avevo intenzione di cambiarla, ma poi ho pensato che non ne valeva la pena perché sarei potuta finire in una classe peggiore di quella in cui sono capitata, poi i professori sono tutti in gamba, perciò credo di aver fatto bene a non cambiare classe.

 

Le scuole medie sono parecchio difficili, però rispetto al livello delle elementari non c'è tanta differenza di difficoltà. La quantità di compiti è uguale, però sono un po' più complessi rispetto alle materie.

Una cosa che mi piace molto delle medie è che il programma varia di più e le attività sono diverse, inoltre facciamo due ricreazioni. Certe volte andiamo in biblioteca, in sala musica o anche in sala di informatica… in altre scuole ci sono anche altre attività, come il laboratorio dei Lego.

Una delle cose che non mi piace molto è che si esce tardi…

 

Adesso parlerò a nome di tutti.

Può essere difficile cambiare abitudini, separarsi da persone a cui siamo affezionati…  abbiamo passato tutti una situazione così. Ma l'importante è non abbattersi mai e rigare sempre dritto.

Pian piano le nostre nuove abitudini diventeranno vecchie abitudini e quei cambiamenti del passato ci saranno serviti.

 

Arrivederci cari lettori, spero possiate leggere altri miei articoli in futuro.

 

Carolina Murru, Classe 1E, Scuola secondaria di Primo grado

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aggiornamento sulla guerra in Ucraina, di Lorenzo Muscas, Classe 2^E, Scuola secondaria di Primo grado

 

Notizie del 20-25 marzo, la guerra conta sempre più vittime. Il 21 Marzo, un caccia militare russo minaccia diversi centri abitati, e le truppe armate continuano ad avanzare.

Il caccia è riuscito ad intercettare i bombardieri B52H ucraini, che si sono ritirati per evitare danni amplificati, che avrebbero compromesso la sicurezza dei cittadini. Le parole di Putin, durante un'intervista, fanno intuire che l'armata militare cercherà di evitare "qualche intralcio", considerate le proposte della Cina: "Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina". (da https://www.politicanews.it/politica-estera/ucraina-putin-guardiamo-con-interesse-a-proposte-cinesi-per-risolvere-la-crisi-100963 )

Le armi attuali utilizzate dai russi sono in bella vista riconoscibili, anche perché molto comuni: si tratta, infatti, dei proiettili non guidati, come razzi o artiglieria leggera e pesante, caricate anche su mezzi di trasporto militare aereo. I centri abitati vengono soprattutto attaccati da forze militari con carri armati, auto speciali o una semplice marcia. Tuttavia, nonostante le forze russe abbiano utilizzato una varietà di armi, Putin dice di avere delle armi segrete in caso di attacco dall'Occidente.


Lorenzo Muscas, Classe 2^E, Scuola secondaria di Primo grado


Come Mary Anning - a cura della Scuola d'Infanzia "Maria Lai"

Come Mary Anning Curiosità, scoperta, creatività, invenzione Conoscete Mary Anning ? Vi diciamo come l’abbiamo conosciuta. Maestra Alessia Z...