venerdì 23 marzo 2018

Le elezioni politiche 2018, di Emanuele Pintus, Classe 3^F, Scuola Secondaria di Primo Grado


Le tradizionali elezioni politiche italiane, svoltesi in data 4 marzo per il rinnovo del Parlamento, sono state le elezioni più strane passate alla storia perché finora non ci sono mai stati risultati come questi. La coalizione  guidata da Matteo Salvini (38%) ha superato di poco il MoVimento 5 Stelle guidato dal giovane Di Maio (34%): ora la decisione starà al Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Durante le consultazioni post-elettorali Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni hanno espresso il loro desiderio di dare il governo in mano al loro alleato Salvini, mentre Di Maio ha ribadito che la vera vittoria è stata del MoVimento 5 Stelle.
Durante questi giorni, tra conferenze stampa e telefonate tra i leader, i due vincitori hanno più volte respinto la possibilità di una larga intesa M5S-Lega.
Per la prima volta il Partito Democratico, guidato dall'ex Presidente  del Consiglio Matteo Renzi, ha ottenuto un risultato basso.
Quest'ultimo si dimetterà alla fine della Legislatura (23 marzo) e ha esplicitato che farà semplicemente il senatore.
I neo parlamentari sono già stati nominati dai partiti, hanno ricevuto il tesserino e sono stati iscritti alle Camere.
Molti rumors (smentiti) dicono che ci sarà un ritorno alle urne: magari gli elettori del centro-sinistra sconfitto saranno una percentuale in più per un'ipotetica sfida M5S-Lega? Magari sapendo già che il loro partito ha perso e perderà di nuovo, li spingerà a scegliere tra i due big del momento.
Si avranno più notizie il 23 marzo quando ci sarà la prima seduta parlamentare e sicuramente si discuterà per disposizioni riguardanti il raro problema sull'assenza di maggioranza.

venerdì 16 marzo 2018

La corsa campestre, di Elena Spanu, Classe 2^C, Scuola Secondaria di Primo grado


La Scuola secondaria di primo grado di Sestu da vari anni a questa parte ha introdotto le gare di corsa campestre sia femminili che maschili, ma diversamente da prima è stata svolta nel campo d’atletica dell’Omega.
Le due categorie distinte erano rappresentate da allievi e cadetti. Io partecipavo negli allievi che comprendevano i nati nel 2005 e nel 2004.
I ragazzi che partecipavano alla gara erano stati prima selezionati dalla propria docente di Educazione fisica. Per quanto riguarda la mia classe, io sono l’unica che ha partecipato.
La gara delle allieve comprendeva tre giri del campo.
All’inizio sembravano tutte a pari livello; ma già al secondo giro, si poteva notare chi era stremata, perché era partita troppo veloce, e chi invece aveva saputo gestire le forze.
Al terzo giro alcune ragazze erano già state doppiate e quindi si incominciò a creare un po’ di caos.
Ormai al termine del terzo giro, tutte avevano dato il loro massimo, e solo a quel punto si poteva vedere chi veramente ce la stava mettendo tutta!
Ad un certo punto, ho sentito la mia professoressa urlare: “Dai, Elena, sei primaaaa!” e solo in quel momento mi sono ricordata che eravamo agli ultimi 10 metri.  Allora ho spinto forte con le gambe e sono arrivata prima. Al secondo posto si è piazzata Sara Fadda.
Quindi ci siamo qualificate per poi andare alla provinciali.   
        

Elena Spanu, Classe 2^C, Scuola Secondaria di Primo grado

mercoledì 7 marzo 2018

Visita all'Unione Sarda, di Gaia Farris, Classe 2^F, Lorenzo Loi, Classe 2^F, Lisa Manunza, Classe 3^F (Scuola Secondaria di Primo Grado)

Il  15 gennaio la redazione dell’Occhiolino si è recata in piazza Unione Sarda a Cagliari per visitare la redazione del giornale L'Unione Sarda.
Inizialmente, la dottoressa Paola Fassberger ci ha mostrato un breve video sulla nascita del giornale e su come esso si è evoluto con il passare del tempo. L'Unione Sarda fa parte di un unico gruppo che comprende anche Videolina e Radiolina. Quindi, il video sul gruppo editoriale ci ha presentato:

1) il canale televisivo Videolina
2 ) il giornale cartaceo L'Unione Sarda
3) la stazione radiofonica Radiolina
4) il giornale digitale L'Unione Digital
5 ) il negozio on-line di prodotti tipici sardi Sardinia eCommerce.
Quindi,  abbiamo visitato la redazione del giornale, in quel momento vuota perché di solito si riempie verso la fine della mattinata.

La dottoressa Fassberger ha fatto una lunga chiacchierata con tutti a proposito del mestiere di giornalista. Abbiamo fatto alcune domande e ci è stato chiesto se a noi piacerebbe svolgere il lavoro di giornalista; alcuni di noi hanno dimostrato interesse nei confronti del giornalismo sportivo e di cronaca.
L’edificio è diviso in vari settori a cui sono assegnate le persone che vi lavorano: c’è la concessionaria di pubblicità dove si pubblica la pubblicità a pagamento, per esempio. La concessionaria si occupa di raccogliere i soldi della pubblicità attraverso dei dipendenti.
Dagli studi di Radiolina si trasmette sempre in diretta.
La nostra chiacchierata si svolge nella redazione dell’Unione Sarda.
La disponibilità di carta è in diminuzione e di conseguenza, ci ha spiegato, oggi il giornale cartaceo non si vende più come in passato, anche perché l’editoria è un settore in crisi; per questo motivo sono state sviluppate delle applicazioni grazie alle quali è possibile leggere le notizie sui dispositivi elettronici ed avere aggiornamenti in tempo reale. Infatti, è molto più veloce leggere il giornale su Internet: così, i contatti online hanno superato gli acquisti cartacei.
Ci è stato detto che col giornale collaborano dei giornalisti che si stanno specializzando; questi giornalisti sono dei collaboratori e non sono, quindi, dei dipendenti dell'azienda. I collaboratori devono realizzare un certo numero di pubblicazioni per poi poter partecipare all’esame di Stato e diventare giornalisti professionisti. In questo modo, si può costruire la propria carriera da giornalista professionista, anche se, recentemente, le assunzioni sono diminuite.
Per quanto riguarda l’età, tra i giornalisti dell’Unione Sarda l’età media si è abbassata notevolmente, a causa dei recenti pensionamenti di molti giornalisti. Insomma, quella dell’Unione Sarda è una redazione giovane!
La giornata in redazione inizia alle 12:00. Tra le riunioni più importanti c’è proprio quella delle 12:00, in cui il direttore stabilisce le notizie che devono uscire poi nel giornale. Per ogni settore c’è un giornalista di riferimento. Il giornalista scova le informazioni e dimostra così la sua bravura, aiutato dai collaboratori con i quali realizza, quindi, un lavoro di squadra.
Gli articoli vengono successivamente sottoposti al controllo del capo settore, del vice direttore o del direttore.
Ci sono istituzioni che aiutano i giornalisti come i Carabinieri, i Vigili del fuoco, la Polizia, che hanno un ufficio stampa che in genere fornisce le notizie ai giornalisti. Insomma, c’è una fitta collaborazione. Anche la Regione fornisce ai giornalisti tutte le informazioni su ciò che accade di importante. Dalla Regione arriva il comunicato stampa con l'argomento trattato e poi il giornale pubblica la notizia.
Per quanto riguarda l’impaginazione, si usa una pagina standard dove ci sono degli spazi precisi da riempire dati dal pc. I tecnici, poi, si occupano di impaginare sulla base del fac-simile sul pc che poi viene inviato al centro stampa. Tutto ciò avviene, ovviamente, in via telematica perché il giornale viene stampato al centro stampa che ha dei macchinari, chiamati rotative, che ricevono le lastre, cioè la pagina già pronta e preconfezionata al computer. Così, nasce la pubblicazione del giornale cartaceo.
Il numero di pagine del giornale dipende dalle notizie della giornata. Il lunedì il giornale conta meno pagine, è un po' più scarno, perché viene dedicato molto spazio allo sport quindi si rimandano le notizie di cronaca e di spettacolo ad altre giornate; al contrario, della domenica, quando il giornale ha una foliazione (si chiama così in gergo) maggiore.
Vengono stampati circa 42.000 giornali al giorno.
Il trasporto avviene quando è terminato il confezionamento del giornale: inizia intorno all'una di notte e viene fatto con i camioncini che arrivano in tutte le province della Sardegna.

Terminata la chiacchierata nella redazione dell’Unione Sarda, ci è stata mostrata la sala di registrazione del telegiornale di Videolina e dei principali programmi dell’emittente. Nello studio ci hanno accolto i tecnici che ci hanno mostrato le varie apparecchiature che occorrono per mettere in onda il TG. Ci siamo potuti sedere nella postazione dei giornalisti dalla quale viene condotto il TG. Abbiamo visto anche il touch-screen con il quale il giornalista opera per gestire il programma della rassegna stampa.
Questo è stato per tutti noi, forse, il momento più bello perché non ci è parso vero di poter fare la foto seduti come veri giornalisti, con tanti schermi che, davanti e intorno a noi, riflettevano la nostra immagine: un momento di vera estasi!

Infine, siamo stati condotti nell'archivio cartaceo per fare la foto di gruppo con i professori e tutti i partecipanti. La foto è stata pubblicata qualche giorno dopo sul giornale.
E' stata un'esperienza molto entusiasmante e non vediamo l'ora di farne un'altra così elettrizzante.

Gaia Farris, Classe 2^F, Lorenzo Loi, Classe 2^F, Lisa Manunza, Classe 3^F (Scuola Secondaria di Primo Grado)


La mia attività di Coding, di Enrico Manunza, Classe 2^E (Scuola secondaria di Primo grado)

Coding... qualcuno si chiederà cosa voglia dire...
Beh, il coding è un'attività che insegna a programmare, cioè a far eseguire dei comandi a qualsiasi oggetto in un mondo digitale.
La mia scuola sostiene queste attività attraverso l'uso di programmi (software) che  semplificano i codici (i comandi da dare per fare ogni cosa).
I nostri professori ci hanno dato diverse possibilità di partecipare alle fiere, a incontri con esperti nell'uso dei programmi direttamene a scuola, o anche semplicemente fare pratica dai siti appositi durante la Code Week e l'Hour of Code.
Tra le attività più belle sicuramente c'è Sinnova, una fiera sulla tecnologia (una vetrina delle innovazioni sviluppate nell'Isola e un forum per il confronto e lo scambio di esperienze rivolto a tutti gli attori dell'innovazione in Sardegna http://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=2014&s=13&v=9&c=14778&tb=14611&st=7) con stand ben organizzati, persone competenti e gentili.
Abbiamo passato del tempo a girare per la fiera e vedere qualche stand. Appena arrivati, abbiamo trovato circa sedici computer aperti su Minecraft EDU,una versione scolastica di Minecraft, in cui era stata installata  una modifica (mod) che permetteva di aggiungere dei robot personalizzabili che scavavano attraverso comandi dati con codice. Purtroppo, a causa del tempo insufficiente, non abbiamo potuto concludere questa attività, veramente interessante e divertente. Per molti compagni è stato difficile muoversi nell'ambiente di Minecraft non avendoci mai giocato. Infatti, per questo motivo, ho dovuto aiutare qualcuno, avendoci giocato più e più volte.
Un'altra attività che si ricollega a Sinnova è il coding con Minecraft: le stesse persone che ci hanno fatto fare l'attività a Sinnova sono riuscite a prendere accordi coi nostri professori e sono venute nella nostra classe dove hanno montato tutto l'assetto: cavi, pc, prese, ecc...
Abbiamo fatto la stessa attività di Sinnova, ma con più tempo a disposizione, con più calma e con tutta la classe, dato che a Sinnova avevamo partecipato solo in otto "the fab eight". In questa attività non ho trovato difetti, a parte un po' di confusione, ma nonostante fossero presenti soltanto due esperti, sono riusciti ad aiutare tutti in pochissimo tempo.
In occasione del Festival delle Scienze di Cagliari, è venuta un'esperta di Scratch, Elisa Pettinari, con tre studenti, provenienti dall'stituto "Grazia Deledda" di Cagliari. Con Scratch abbiamo provato a programmare i codici in modo da acchiappare un oggetto e raccogliere punti. Detta così può sembrare facile, ma è veramenate difficile: abbiamo imparato le basi sufficienti per poterlo usare ; anche se, essendo Scratch un programma davvero variegato e con tante possibilità, non siamo riusciti a sfruttare al massimo il suo potenziale.
Credo che queste attività svolte, anche se con diversi gradi di difficoltà legate a problemi tecnici o alla diponibilità degli alunni, siano uno dei modi migliori per imparare il coding, attività divertente che piace a tutti.


Enrico Manunza, Classe 2^E (Scuola secondaria di Primo grado)

Il Parco Comunale di Sestu, di Nicola Brughitta, Alessandro Garau e Sofia Cristiano, Classe 2^A (Scuola Secondaria di Primo grado)

Il parco comunale di Sestu, molto frequentato da bambini e ragazzi, ha un grosso problema, proprio quello che dovrebbe attirare i bambini è praticamente distrutto: i giochi.
Infatti,  non sono solo rotti, ma anche pasticciati con graffiti e parolacce, espressioni che i bambini piccoli, soprattutto se sanno leggere, non dovrebbero vedere negli ambienti di gioco.
Il Comune di Sestu ha cercato di rimediare al problema, e visto che molti giochi sono semidistrutti, ha  consentito a degli animatori privati di  installare grandi gonfiabili, molto utili anche per poter organizzare  feste di compleanno e party.
Da poco, la cittadina di Sestu ha un nuovo spazio attrezzato per la collettività: è la nuova piazza in via Cimitero. E’ una piazzetta elegantemente arredata, dotata di panchine, un area verde centrale, ampi camminamenti e i giochi per i bambini, è stata intitolata a Graziella Argiolas (fondatrice del gruppo scout di Sestu).
Noi tutti, cittadini di Sestu, ci chiediamo : “ Finiranno prima o poi questi atti vandalici che tolgono la possibilità ai bambini di giocare all'aria aperta ?”

Nicola Brughitta, Alessandro Garau e Sofia Cristiano, Classe 2^A (Scuola Secondaria di Primo grado)        

Open Day, di Christian Fadda e Viola Labate, Classe 3H (Scuola secondaria di primo grado)

Anche quest’anno si è svolto l’Open Day dedicato a tutte le classi terze.
Esso serve a far conoscere le scuole superiori agli alunni della terza media.  E’ stato perfettamente organizzato dalle professoresse Musu e Puddu in due date differenti :  l’ 8-12-2017 e il 10-01-2018.
Vi erano scuole moltissime scuole superiori, tra cui :
I.P.S.I.A. Antonio Meucci;
Istituto Sacro Cuore (liceo delle scienze umane);
Liceo Classico/Scientifico Euclide;
Liceo Artistico e Musicale “Foiso Fois”
Istituto Tecnico e delle Scienze Applicate “Michele Giua”;
“Ottone Baccaredda – Sergio Atzeni”;
Liceo Scientifico e Linguistico “L. B. Alberti”;
Istituto professionale di Stato “Pertini”;
Istituto d’ istituzione superiore “Buccari – Marconi;
ITIS “D. SCANO”;
Azuni (Alberghiero);
Tutte queste scuole hanno presentato il loro programma scolastico e hanno dato a noi delle informazioni riguardo alla loro scuola e dove si trova. All’Open Day si hanno tante cose per la testa, ripensi a ciò che vuoi diventare, quello che vuoi essere. Potremmo chiamare l’Open Day un momento di confusione, perché si hanno varie scelte di scuola, ma nessuna riesce a piacere abbastanza ad uno studente. Tutti abbiamo ripensamenti, come credere di non essere all’altezza della scuola, si vuole un ambiente socievole e libero alle superiori, strutture e attrezzature nuove… tanti fattori da prendere in considerazione, ma che una scuola sola non può offrire. L’Open Day, ti fa pensare e, tra le presentazioni audiovisive, i progetti scientifici e meccanici costruiti dai ragazzi, torni a casa con qualche idea chiara sui tuoi punti di forza, per capire meglio quale scuola è più adatta a te.
E’ sempre emozionante ospitare tante scuole e speriamo che possa essere così anche per loro.


Christian Fadda e Viola Labate, Classe 3H (Scuola secondaria di primo grado)

Gli Open Day, di Christian Cirulli e Fenu Marco, Classe 3^E (Scuola Secondaria di Primo grado)





Siete mai stati indecisi su cosa fare in futuro? Ecco! Una delle soluzioni migliori è l'Open Day, che permette a tutti i ragazzi, provenienti dalle classi terze, di scegliere l'indirizzo di studio più efficiente, il quale darà le nozioni base per svolgere qualsiasi lavoro in futuro.
Nella nostra scuola hanno partecipato diversi Istituti, i quali ci hanno illustrato in maniera dettagliata le principali materie e attività scolastiche che si svolgono negli cinque anni. Ci hanno, inoltre,  mostrato dei video o dei lavori creati da loro durante le attività scolastiche.
Gli Open Day si sono svolti durante la nostra normale attività scolastica, esattamente il 6 Dicembre e il 10 Gennaio.
Gran parte degli Istituti hanno influenzato positivamente le nostre scelte, definendo il percorso di studi che ogni ragazzo vorrà continuare in futuro.
Gli Istituti che ci hanno colpito di più sono il "Michelangelo" e l' "Euclide": si tratta di Licei scientifici che curano in modo particolare le scienze e la matematica.
Per noi gli Open Day sono stati veramente utili, e ci hanno dato una chiara visione di quello che vorremmo fare in futuro, permettendoci un'opportunità lavorativa in ogni ambito della nostra società.

Christian Cirulli e Fenu Marco, Classe 3^E (Scuola Secondaria di Primo grado)

Corsa campestre, di Sara Fadda, Classe 2^D (Scuola Secondaria di Primo Grado)

Anche quest’anno il nostro istituto ha organizzato la gara di corsa campestre. Si tratta di una gara di resistenza in cui i partecipanti devono percorrere distanze variabili in base all'età.
Si svolge in più fasi: quella scolastica, quella provinciale e quella regionale.
Il giorno 1° Dicembre 2017, nei campi da calcio dell’Omega si è svolta la fase scolastica, a cui hanno partecipato due o più alunni per classe. Ogni ragazzo ha gareggiato in una categoria in base alla sua età: i cadetti, ovvero i ragazzi di 2° e 3° media, le cadette, cioè  le ragazze di 2° e 3° media, i ragazzi di 1° media e le ragazze di 1° media.
La gara si è svolta nella pista di atletica che si trova intorno al campo da calcio.
I primi tre classificati di ogni categoria si sono qualificati per la fase provinciale che si è tenuta il giorno 16 Gennaio 2018 all’ippodromo di Villacidro.
I partecipanti si sono recati nel luogo della gara con un pullman e, appena arrivati, hanno ricevuto i numeri da applicare alla maglia.
Uno dopo l’altro i rappresentanti delle varie categorie si sono cimentati nelle varie competizioni.
Finite le gare, gli organizzatori hanno annunciato i risultati, che per il nostro Istituto sono stati davvero soddisfacenti: due cadetti della nostra scuola infatti, si sono classificati in 4° e 5° posizione, contribuendo all’ottimo piazzamento dell’Istituto nella classifica generale della categoria cadetti: un meritato 2° posto. Le cadette invece hanno ottenuto un 14° posto generale.

La più grande soddisfazione, però, è arrivata dalla categoria dei BES; hanno, infatti, portato la nostra scuola in prima posizione nella loro categoria, superando tutti i partecipanti delle altre scuole della Provincia, aggiudicandosi così una importantissima qualificazione per le prossime finali regionali.

Sara Fadda, Classe  2^D (Scuola Secondaria di Primo Grado)

Il referendum sull’insularità della Sardegna, di Samuele Spiga, Classe 2^E (Scuola secondaria di Primo grado)

Il referendum sull’insularità della Sardegna è un referendum che è stato proposto dal partito dei riformatori sardi. Ma di cosa tratta questo referendum?
Dato che la Sardegna è un’isola staccata dal resto della penisola italiana, e dunque dalle altre regioni del continente, molti fondi sono stati dati alla Regione, ma non sono bastati per garantirle un’economia equilibrata, e una aspettativa di vita migliore, come i trasporti marittimi e aerei e la continuità territoriale.
Spostarsi dalla Sardegna costa  molto e spesso risulta impossibile perché i voli o i trasporti non sono sufficienti.
La Sardegna non chiede più assistenza, ma pari dignità e diritti uguali a quelli delle altre regioni, chiede di avere trasporti adeguati, strade e ferrovie degne, servizi sanitari di qualità, università e innovazione tecnologica adeguate e una fiscalità di vantaggio.
Noi sardi chiediamo solo il riconoscimento dell’insularità nella Costituzione, diritto riconosciuto dal Trattato Europeo,  ma non dallo Stato  Italiano.
Spetta a noi, quindi, combattere per i nostri diritti.


Samuele Spiga, Classe 2^E (Scuola secondaria di Primo grado)

Andiamo a teatro!, di Samuel Mocerino, Classe 1^B (Scuola secondaria di Primo grado)

L'appuntamento era nella sede della scuola alle 7:45. Gli alunni dovevano incontrarsi con il personale scolastico che poi li avrebbe accompagnati alla fermata del bus al Comune. Nell'attesa della corriera, i ragazzi si scambiavano opinioni e pareri, alcuni erano entusiasti perché volevano avere nuove informazioni sull'Odissea, lo spettacolo che avrebbero visto di lì a poco, alcuni erano annoiati, altri ancora, forse, andavano solo per saltare le ore di lezione... fatto sta che  tutti salirono sulla corriera e si recarono all'Auditorium Conservatorio di Musica di Cagliari.
Io raggiunsi la sede con la mia macchina e il mio registratorino portatile, con il quale avrei intervistato i ragazzi. Il teatro era già quasi pieno di persone, io entrai insieme alla classe 1^B e mi sedetti vicino ai compagni. Il teatro era un ambiente accogliente ed elegante, con  luci  soffuse  e un palco chiuso da un sipario bordeaux, le poltroncine rosse e  comode.
Prima che le luci si spegnessero, ebbi appena il tempo di chiedere al ragazzo che sedeva accanto a me che conoscenze avesse sull'Odissea: "Guarda, sapevo ben poco, ma quando la prof ci ha rivelato il titolo dell' opera io ho cercato qualche informazione su Internet. Dalle ricerche che ho fatto, so che l'Odissea di Massimiliano Dau è incentrato sul viaggio di Telèmaco alla ricerca del padre e il ritorno a Itaca di Odisseo" rispose. L'invito era arrivato grazie a Francesca Lepori, Presidente dell'Anton Film Distribuzione, e direttore organizzativo della compagnia ARTISFABRICA PRODUZIONI, sezione Teatro didattico, che ogni anno organizza una rassegna teatrale per le scuole.


La rappresentazione si apre con il combattimento tra Ulisse e due avversari che vogliono neutralizzarlo per essere liberi di corteggiare sua moglie. Per fortuna, Ulisse riesce a fuggire e a imbarcarsi con altri due compagni. Mentre Ulisse è in viaggio, gli dei gli consigliano di ritornare a Itaca. La breve interpretazione finisce con un balletto tra Ulisse e i suoi compagni di avventura.
Le luci si riaccendono ed è tutto un vociare di giovani. Accendo il mio registratorino portatile e intervisto i ragazzi. Scopro che quelli che erano partiti con un pregiudizio e temevano di annoiarsi, si sono ricreduti e hanno trovato lo spettacolo piacevole. Purtroppo, invece, chi era partito con troppe aspettative è rimasto deluso. A uno di loro ho chiesto il perché della sua delusione: "In base a quello che avevo trovato, facendo ricerche in Internet, mi sarei aspettato una rappresentazione di azione e avventura; invece, era un insieme di dialoghi che io ho trovato piatti e noiosi e che non ho compreso del tutto."
“Provo a spiegarti perché hai trovato l’opera noiosa: perché non hai compreso il significato del messaggio, che è questo: l’Odissea è il viaggio che ogni essere umano fa nella propria vita, è il poema che ci ha permesso di interrogarci sui percorsi che segnano il destino e di riflettere sulla condizione dell’uomo e la sua umanità, fatta di lati teneri e fragili, ma anche di imperfezioni. Se posso permettermi, Samuel, ti consiglio vivamente la lettura di questo poema. Se saprai andare oltre le parole, sarà un viaggio veramente avventuroso e pieno di azione, come volevi che fosse quando quando sei entrato a teatro".
Samuel sorride, mi ringrazia e se ne va. Il teatro si svuota e le luci si spengono.

Samuel Mocerino, Classe 1^B (Scuola secondaria di Primo grado)

Uscita a teatro, di Francesco Monni, Classe 1^F (Scuola secondaria di Primo grado)

Il giorno 15 dicembre 2017, gli alunni di alcune delle classi prime dell’Istituto Comprensivo di Sestu di Via Dante, si sono radunati fuori dalla scuola, alle 08:15, per recarsi, accompagnati dai professori,  in Piazza del Municipio a prendere il pullman dell’Arst  per andare al teatro “Pierluigi da Palestrina” a Cagliari a vedere la rappresentazione teatrale intitolata ODISSEA.

L’opera di Omero narra del lungo viaggio compiuto da Odisseo (Ulisse per i latini) per ritornare in patria, a Itaca, dopo l’espugnazione della città di Troia. Lo spettacolo era ben organizzato, le scenografie sono state adattate per essere utilizzate in tante scene. Gli attori erano talmente bravi da sembrare attori cinematografici.
Dopo la rappresentazione, durata circa due ore, gli alunni ed i professori si sono recati al Parco della Musica dove hanno potuto fare merenda ed avere qualche momento di svago.
Questa uscita è stata un’ottima occasione per stare tutti insieme e godere di uno stupendo spettacolo.


Francesco Monni, Classe 1^F (Scuola secondaria di Primo grado)

Il Progetto Pigotte, di Giada Dessì e Francesca Tuveri, Classe 1^H (Scuola secondaria di Primo grado)

Con la professoressa Rita Angioni ogni anno si svolge il progetto Pigotte!

Viene svolto dalle classi prime e seconde delle sezioni G e H . Consiste nel creare delle piccole bamboline di stoffa chiamate, appunto, Pigotte. Una volta finite, le professoresse le fanno adottare mettendole in vendita, per poi dare in beneficenza il ricavato all’UNICEF, che si occupa dei bambini provenienti da paesi poveri come l’Africa.
Ad aiutarci nel progetto Pigotte sono state delle signore anziane bravissime nel cucito.
Ringraziamo i professori e i compagni che hanno dato il loro contributo.


Giada Dessì e Francesca Tuveri, Classe 1^H (Scuola secondaria di Primo grado)


Le attività della continuità, di Elena Secci, Classe 1^F (Scuola secondaria di Primo grado)

Giovedì 18 gennaio alcune classi della quinta elementare si sono recate nella nostra scuola per partecipare alle attività previste per la continuità, con cui i bambini che dovranno frequentare un istituto di  grado superiore iniziano a farsi una prima impressione sulla scuola che frequenteranno l’anno successivo.
Prima di tutto sono andati a visitare la sede staccata di via Torino, poi  sono arrivati nella sede centrale di via Dante. I  ragazzi e le loro insegnanti successivamente sono stati accompagnati in una visita di tutta la scuola, guidata da alcuni alunni frequentanti la nostra scuola. Le varie quinte sono state distribuite nelle classi di prima media.

Arrivati nella nostra classe,  siccome era l’ora d’inglese, abbiamo fatto svolgere loro alcuni semplici esercizi sui verbi alla lavagna multimediale. Abbiamo anche spiegato loro cosa cambierà rispetto alle elementari,  tutte le attività che potranno essere svolte nella nostra scuola, e abbiamo risposto alle loro domande.  Terminata l’ora d’ inglese, li abbiamo dovuti salutare.

Elena Secci, Classe 1^F (Scuola secondaria di Primo grado)

Laboratorio di riciclaggio, di Davide Cogodi, Classe 2^B (Scuola Secondaria di primo grado)

Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre la classe 2^B sotto la guida della professoressa Clara Cadoni e del professor Roberto Riccardi ha partecipato a un laboratorio di riciclaggio.

Sono stati creati cestini di carta, addobbi natalizi, alberelli dii cartone e molto altro ancora.

Il laboratorio si è svolto in classe: tutti i ragazzi si sono cimentati in un'esperienza unica e molto importante per lo sviluppo delle capacità nei lavori manuali.

Il laboratorio è stato fatto principalmente per far capire ai ragazzi cosa si può ricavare da una bottiglia di plastica o da una semplicissima rivista di moda, ma anche per aprire la mente e l'immaginazione.

Perché è davvero incredibile come qualcosa di inutile possa diventare un oggetto della vita quotidiana.

I primi oggetti realizzati dai ragazzi sono stati dei cestinetti e dei sottopentola formati da rondelle di carta arrotolata e poi incollati dalla professoressa Cadoni con la colla a caldo.

Un altro oggetto interessante è il fondo di una bottiglia che, piegato con una particolare  tecnica, diventa una stellina che può essere usata come sottocandela.

Il laboratorio di riciclaggio è stata senz'altro un'esperienza davvero unica per tutti gli alunni della 2^B.



Davide Cogodi, Classe 2^B (Scuola Secondaria di primo grado)

Il concerto speciale della classe 3^H, di Viola Labate e Christian Fadda, classe 3^H (Scuola secondaria di Primo grado)

Il concerto della classe 3^H è stato aperto con un brano molto speciale, La conquista del Paradiso, dedicato al Professor Ernani Atzeni, venuto a mancare da poco, ma che non verrà mai dimenticato dalla scuola per la sua passione per l’insegnamento e i ragazzi.
Il brano ha commosso molti professori e i figli del professor Atzeni, venuti ad assistere al concerto che resterà nella memoria della scuola. Il brano si chiama La conquista del Paradiso: infatti, tutti siamo più che certi che il professor Atzeni abbia conquistato davvero il paradiso.
Il concerto è poi proseguito, dopo le parole commoventi del Professore Cristian Carboni, con i brani: Oh Happy Day; Sleigh Ride; Go tell it on the mountain; Jingle Bell Rock; Good Rest You Merry Gentleman.
Molti brani erano accompagnati dal coro della Scuola primaria e dagli ex alunni del corso musicale ed è stato chiesto il bis di molti brani.
E’ stato un certo davvero speciale perché, anche se con diverse storie, diverse facce, diverse famiglie, una cosa è rimasta uguale per tutti: il cuore che batteva per la gioia e l’emozione che si provava nel vedere i ragazzi cantare e suonare, e i genitori che, oltre a filmare con il cellulare la performance, guardavano negli occhi i propri figli, sorridendo.
Non si poteva chiedere un concerto migliore di questo e, anche se abbiamo pianto per ricordare qualcuno, abbiamo saputo esprimere la nostra partecipazione attraverso la musica.



Viola Labate e Christian Fadda, classe 3^H (Scuola secondaria di Primo grado)

Il concerto di Natale della 2^H, di Sofia Murgia, Classe 2^H (Scuola Secondaria di Primo grado)





Il 21 dicembre scorso, nella sala consiliare del Comune di Sestu, si è svolto il concerto di Natale del Corso musicale.
Con il grande aiuto dei professori Cristian Carboni, Barbara Sarigu, Monica Melis e Valentina Trincas, i ragazzi hanno preparato dei brani natalizi molto belli.
Al concerto hanno partecipato anche alcuni "over", cioè gli ex studenti del corso musicale, che ora frequentano le scuole superiori.
Inoltre, con la classe seconda, ha cantato il coro dei bambini delle Scuole dell'Infanzia di via Piave e di via Galilei; con la terza ha cantato il coro delle quinte della Scuola Primaria “Rodari”, accompagnati dalla maestra Silvia Callai.


Sofia Murgia, Classe 2^H (Scuola Secondaria di Primo grado)

Concerto di Natale della 1^H, di Giada Dessì e Francesca Tuveri, Classe 1^H (Scuola secondaria di Primo grado)

       
 Il 21 dicembre 2017 si è tenuto il concerto di Natale della classe 1 H.
Già salendo le scale del Comune, nella cui Aula Consiliare si è svolto il Concerto, eravamo tutti emoziontissimi. 
C’era una folla che quasi impediva passare, l’Aula consiliare era piena, quasi scoppiava!!!                                     C’erano i parenti, gli amici, i bambini della Scuola primaria, le maestre e i professori!!!     


Il professore di percussioni (professor Carboni) ha fatto un discorso in onore di un loro collega deceduto pochi mesi prima.                       
E poi abbiamo iniziato a suonare con le nostre magliette rosse dell’I.C. SESTU…
CLARINETTISTI, PIANISTI,PERCUSSIONISTI E VIOLINISTI della 1 H suonavano insieme come dei veri musicisti famosi (o quasi)!!!
Il Canto di Gioia e il Valzer Imperiale sono andati bene, a parte  qualche nota sfuggita per l’emozione…
Non vediamo l’ora di prepararci per il prossimo concerto ……


Giada Dessì e Francesca Tuveri, Classe 1^H (Scuola secondaria di Primo grado)

La palestra e i campetti della scuola: un solo problema… il vandalismo! di Samuele Spiga, Classe 2^E (Scuola secondaria di Primo grado)

La palestra e i campetti della scuola rappresentano un posto dove gli alunni possono fare attività motoria, divertirsi per due ore alla settimana con i propri compagni. Ma un problema che colpisce queste infrastrutture è il vandalismo.
Infatti, il venerdì sera, il sabato e la domenica, dei ragazzini entrano nell’area adibita alle attività motorie didattiche, tramite l’ingresso dei professori, se è aperto, oppure scavalcando la recinzione affacciata sulla via Dante. Si tratta probabilmente di ragazzi nostri coetanei o di età compresa fra i 15 e i 18 anni, che entrano per giocare a calcio, e non solo.
Alcuni di questi, per entrare, hanno sfondato le reti del campetto da calcio e hanno distrutto le reti delle porte.
Ma tra ottobre e novembre, dei ragazzi sono entrati nella palestra, scassinando la porta affacciata sul giardino e sono entrati nella palestra, hanno distrutto le porte, un canestro, hanno bucato dei palloni e hanno svuotato un intero estintore, rendendo così inagibile la palestra.
Ora gli alunni della scuola usano soltanto i campetti e la pista di atletica, a causa dell’inagibilità della palestra. Ma la cosa più vergognosa, secondo me, è che questi vandali non hanno neanche pensato che quella palestra ci serviva, perché ci permetteva di fare attività motoria, quando pioveva. Invece adesso, quando piove, non possiamo fare niente.
Dico solo una cosa ai vandali: ciò che avete dimostrato è la vostra totale ignoranza e inciviltà.


Samuele Spiga, Classe 2^E (Scuola secondaria di Primo grado)

Le palestre? Un problema per tutti!, di Alessandro Garau e Nicola Brughitta (Classe 2^A, Scuola secondaria di Primo grado)

Se si parla di Sestu, sicuramente il punto forte non sono le palestre scolastiche.
Infatti, se pensiamo, ad esempio, alla palestra della scuola primaria "Gianni Rodari", questa è in ristrutturazione da circa 20 anni. I bambini, perciò, sono obbligati a svolgere l'educazione fisica in giardino o usando in prestito la palestra della scuola "Anna Frank"; ovviamente anche gli alunni dell' "Anna Frank" hanno bisogno della palestra, quindi la disponibilità è rara e, a causa di questo problema, praticano l'educazione fisica con grandissima difficoltà!
Ma non è problematica solo la palestra delle elementari, ma anche quella della scuola secondaria di primo grado.
Purtroppo dei ragazzi hanno inizialmente sfasciato le finestre, lanciando delle pietre, ma in seguito sono passati ad atti più pesanti...
Hanno scassato tutte le porte e poi, con gli estintori presenti nella palestra, hanno sporcato tutto il pavimento.
Ora tutti i ragazzi sono obbligati a fare sport all'aperto. E se c'è brutto tempo? Tutti in classe a fare teoria!

Alessandro Garau e Nicola Brughitta, Classe 2^A (Scuola secondaria di Primo grado)

Casa Ofelia - Fordongiasnus, Gita scolastica delle classi 2^C e 2^A, di Sara Tinti, Classe 2^C (Scuola secondaria di Primo grado) e Andreina Murgia

L’ambiente d’ingresso della casa era la stanza più importante perché da qui si aprivano le porte che permettevano di raggiungere due camere (probabilmente le due camere da letto), la cucina, gli altri ambienti e, infine, l’orto. Una porta particolarissima, realizzata su un angolo, permetteva di risparmiare spazio. Questa, quindi, era una stanza molto importante e ciò è confermato dalla particolare lavorazione del frontalino del portone d’ingresso che presenta doppie basi, doppie colonne, doppi capitelli, quando, solitamente, negli ingressi se ne trova sempre solo uno.
Un elemento importante che troviamo nella casa sono gli armadi a muro. I mobili erano davvero pochi (cassapanche, letti) ma i muri erano molto spessi, quindi si ricavavano da questi degli spazi dove riporre gli oggetti. Alcuni armadi a muro della casa sono particolarmente belli perché decorati con losanghe e punte di diamante. Anche se l’armadio non c’è più, si capisce che prima era chiuso con delle piccole ante in legno.
Un altro elemento di decoro si trova nel camino perché questo non è stato costruito in origine per riscaldare, ma come elemento d’arredo. Non a caso, si trova nella stanza più importante, perché è la stanza d’ingresso. Il camino è molto alto e poco profondo, per cui chi ha abitato la casa in seguito ha acceso il camino che però, essendo troppo alto, non ha impedito la fuoriuscita del fumo: così, vari elementi risultano anneriti, come l’armadio, lo stesso camino nella parte alta, la porta.

Da qui si raggiungono le due stanze che danno sul porticato e hanno la particolarità di avere delle finestre molto grandi.
Questo è un elemento molto inusuale, perché solitamente nelle case sarde si trovano delle finestre molto piccole. Nel portico troviamo anche dei sedili in pietra, elemento molto più tipico dei castelli medievali; questi permettevano alle signore di poter cucire o filare, stando sedute fuori al fresco nella bella stagione, e usufruendo della molta luce che arrivava. In inverno, invece, la grande finestra permetteva di vedere ciò che succedeva fuori, quando, per le condizioni atmosferiche, non ci si poteva sedere all’esterno. A decoro della stanza, pannelli odierni che raccontano la storia romana di Fordongianus, come le terme. 
Da notare, l’assenza di un corridoio che avrebbe potuto permettere di andare di stanza in stanza. Per arrivare all’ultima stanza, occorre percorrerle tutte. Ancora un elemento di tipologia abitativa del Sud Sardegna: la mancanza del corridoio o disimpegno e le stanze quindi comunicanti.
Per quanto riguarda gli infissi, questi sono opera del recente restauro degli anni ‘80. Al contrario delle nostre finestre, che si aprono e si chiudono con una maniglia, queste presentano degli uncini; il chiodo faceva da perno: in questo modo, si aprivano e si chiudevano senza maniglia, ma semplicemente con una sbarra. Le finestre che davano sul porticato avevano, quindi, un antifurto: cioè le sbarre. In tal modo, chi abitava la casa aveva la certezza che i ladri non potessero entrare.
Poco oltre si trova la cucina. In origine era più grande e c’era un unico grande ambiente. Anche qui si trovano degli armadi. Essendo una cucina, possiamo immaginare una dispensa. C’è anche un luogo dove venivano riposte le brocche con l’acqua. L’acqua, proveniente dal pozzo o dalla fontana, poi veniva tenuta in casa in un luogo ben specifico: solitamente, era un luogo esposto al nord; in questo modo l’acqua poteva mantenersi più fresca. Il muro spesso ha consentito la costruzione di un altro camino, più basso, più profondo, più adatto ad essere acceso rispetto a quello che si trova all’ingresso.
Qui è rimasto l’infisso più antico, totalmente originale: si tratta di una finestra col suo spioncino, dalla forma particolare a fiamma o arco inflesso. È particolare perché presenta una cura del dettaglio notevole. Altro particolare importante è l’apertura a scorrimento, elemento modernissimo perché lo spioncino non si apriva con le cerniere, come la finestra. Ciò permetteva di vedere ciò che succedeva nella stalla.
Si arriva all’ultima stanza. Gli elementi decorativi sono sempre gli stessi, tra cui i capitelli con la stessa lavorazione, per esempio, la rosellina sotto la fiamma. Probabilmente questi ambienti erano delle camere da letto.

A differenza dell’altro lato della casa, il soffitto è più basso e ciò permette di vedere la lavorazione delle canne: in questa zona della Sardegna si usavano non solo le canne intere, ma anche questo sistema più classico per il Campidano di Oristano, cioè le canne intrecciate con cui si usava rivestire i soffitti. Un’altra differenza si trova nelle finestre perché, se dall’altro lato della casa erano molto grandi perché c’era il portico a proteggerle, qui invece le finestrelle sono piccole: sono le classiche finestre delle case sarde.
Nella parte esterna, l’orto conduce alla stalla. La casa è stata abitata fino al 1978, non dai proprietari, ma da affittuari. Quindi, nel momento in cui questa casa è stata data in affitto, probabilmente alla fine dell’ ‘800, gli arredi sono stati portati via: ecco perché la casa è spoglia. Ed ecco perché nella ex stalla non ci sono più gli attrezzi autentici, ma il carro dei primi del ‘900, il dissuasore per colombi, una macina per il grano, l'erpice, l'aratro... sono tutti più recenti.

All'esterno, ancora una volta, si può osservare l’uso delle canne intere, sa cannizzara, mentre s'orriu era destinato esclusivamente all'interno.

Si chiama S’ORRIU il tappeto di canne schiacciate e intrecciate che si svolge immediatamente sopra i travetti e che perciò rimane a vista. Oggigiorno viene sostituito dal tavolato o dalla soletta in cemento …. Di solito lo mettevano nelle case più ricche … oltre che fare da rifinitura aiutava a tenere lontani gli animaletti, la polvere o pezzi di calce che si potevano infiltrare dal tetto rendendo la casa più comoda e pulita. http://ainhoainsardinya.altervista.org/?tag=orriu&lang=en
Testo raccolto da Sara Tinti, Classe 2^C (Scuola secondaria di Primo grado) e Andreina Murgia




Come Mary Anning - a cura della Scuola d'Infanzia "Maria Lai"

Come Mary Anning Curiosità, scoperta, creatività, invenzione Conoscete Mary Anning ? Vi diciamo come l’abbiamo conosciuta. Maestra Alessia Z...